Museo Cervi Campegine

Alcide Padre dei sette Fratelli Cervi Alcide Padre dei sette Fratelli Cervi

Museo Cervi Campegine

Bibbiano on line “Dopo un raccolto ne viene un altro”. Parole lapidarie all’apparenza, un luogo comune, una frase fatta, quasi di circostanza…ed invece oggi pomeriggio 23 maggio.2016 mai tale citazione, detta più o meno settanta anni fa, ha risuonato forte e chiara, all’unisono , invadendo ogni piega dell’anima di queste giovani menti Museo Cervi Campegineche stanno imparando che per essere veramente liberi bisogna “conoscere”. Ed era proprio questo l’obiettivo, che da quei giorni tremendi, papa Alcide intendeva tramandare ai posteri, per sempre, all’infinito. E via, via, queste memorie sono state raccolte dal compianto Nino Fantesini per passarle poi a Orio Vergalli ed ancora in febbrile movimento raccolte oggi da Maurizio Mazzacani ma già domani, oggi non ne sappiamo il nome, ma certamente un’altra persona ne proseguirà il suo corso ed ecco allora che davvero “dopo un raccolto ne viene un altro!”. Ecco perché le terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’”Istituto “Maria Ausiliatrice” diMuseo Cervi Campegine Bibbiano unitamente alle volontà della loro dirigenza scolastica, dell’”Anpi” bibbianese e dell’Amministrazione Pubblica del Comune di Bibbiano con la Vice-sindachessa Paola Delfina Tognoni, hanno voluto scientemente far “conoscere” le nostre radici reggiane recandosi presso il “Museo Cervi” a Campegine. Ad accoglierli amorevolmente le guide Maria e Gabriella che con simpatia e destrezza hanno saputo “tenere” questi giovani alle loro curiosità, alla loro sete di sapere. La Storia si erge su sè stessa, esce dal noioso libro e d’incanto si riappropria di quel tempo cristallizzato per ricolorare le scene di un tempo, quelle dei nostri avi che ci hanno lasciato ciò che noi siamo oggi ovvero una società civile moderna, democratica e libera! Dobbiamo sentitamente ringraziare davvero quei fondi economici che l’Anpi bibbianese generosamente, con tanto slancio e vigore, ha messo a disposizione per permettere a “tutti” di essere presenti, allietati dalla certezza di tornar a veder sorridere sotto i grandi baffi di papà Alcide Cervi ma anche dei suoi sette figli, Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore e la di loro mamma, stroncata dall’assurdo dolore materno Genoveffa Cocconi. E se le emozioni non erano già assai ecco che i ragazzi hanno potuto immortalarsi con una discendente gentile e generosa della generazione dei Cervi rendendo così ancor più indelebile un giorno indimenticabile. Le immagini proposte vogliono rappresentare il senso di internazionalità di quel antico mappamondo posto in cima al primo trattore reggiano che idealmente si uniscono, allora al futuro, oggi al presente, a quella antenna parabolica posta in adiacenza al “Museo Cervi” che scruta il cielo non solo alla ricerca della nubi della pioggia ma anche idealmente alla ricerca della “conoscenza umana” che un uomo intelligente seppe già vedere fin d’allora. Museo Cervi Campegine
Giangiacomo Papotti

Museo Cervi Campegine