Da Casalbarbato alla Verdi Opera Theatre of Michigan
Un viaggio breve che ci ha fatto assaporare la realtà di una città unica
Da Casalbarbato alla Verdi Opera Theatre of Michigan
John Zaretti
Emigrato nel 1957 da Casalbarbato (Parma) in America, prima a New York dove ancora vive la madre, poi a Detroit. Il nostro viaggio in U.S.A. 2016. Anche il nostro viaggio a New York nasce dalla mia pluriennale passione ad organizzare viaggi per amici e conoscenti. Ispirato negli anni dal 1977 in poi dal parroco della nostra piccola comunità è da allora che una o due volte l’anno invito amici e conoscenti, non necessariamente facenti parte della nostra comunità, in qualche meta che per principio deve essere interessante sotto l’aspetto turistico e culturale, ma potenzialmente tranquilla e sicura. Perciò niente viaggi d’avventura in zone impervie e/o rischiose e soprattutto luoghi di qualità. Quest’anno complice l’amicizia che ci lega ad un nostro emigrato negli anni cinquanta del secolo scorso a New York, ed a seguito dei suoi pressanti inviti abbiamo pensato che era ora di fare il grande salto oltre l’oceano ed andargli a far visita. Elena, Marina, Alessandro, Tiziano, Mariuccia, Giuseppe, Mirella e Giuliano questi i nomi dei componenti il gruppo. Partiti da Milano Malpensa a bordo del mastodontico A 380 della compagnia Emirates in piena comodità abbiamo trascorso le sette ore di volo che ci attendevano. Sbarcati al J.F. Kennedy airport addirittura in anticipo, dopo le formalità di rito svoltesi con ordinata sollecitudine abbiamo raggiunto l’albergo con un transfert riservato. Ad attenderci nella hall Gianni nostro compaesano che ci ha accolti con
soddisfazione. Eravamo ospitati nell’albergo NyMa (32/6W), un albergo non nuovo ma pulito ed essenziale con buone e silenziose camere. Grande posizione, proprio in centro a Manhattan fronteggiante l’Empire State Building. Il giorno seguente iniziamo la visita della città con una guida italiano che dà la prima immagine dell’avventura che ci attenderà nei giorni a venire. Andiamo a sud di Manhattan, visitiamo una ex fabbrica di biscotti divenuta un immenso centro commerciale, simbolo della vitalità innovativa americana, Wall Street con la sede della Borsa americana ovvero la casa dei dollari, e poi gli struggenti luoghi ove sorgevano le torri gemelle. Grande commozione nel leggere sulle monumentali balaustre marmoree che proteggono il vuoto lasciato dalle fondamenta i nomi dei caduti. Come da previsioni il pomeriggio ci attende una pioggerellina fastidiosa mentre siamo in Central Park. Ma sarà l’unica per il resto della nostra permanenza. Il giorno dopo non potevamo non salire sulla terrazza
dell’Empire State Building. 335 metri per passare da una giornata tranquilla della base al freddo della montagna. Scendiamo ed incontriamo Gianni che ci raggiunge e ci guida. Con lui un po’ a piedi e un po’ in metrò andiamo verso nord. Quindi il Rockefeller centre, la Basilica di San Patrizio, Times square. e la Fifth Avenue dove svettano le scintillanti vetrine più famose al mondo. Troviamo un italiano “SBARRO” (ma poi scopriremo che di italiano c’è ben poco), per consumare una cena tipicamente americana, dove tra l’altro la Coca Cola è gratis e il prezzo onorevole. (Sui 15/18 $ per uscire decisamente sazi). Il giorno dopo andiamo per mare. Mini crociera alla Statua della Libertà. Immancabile meta per tutti i turisti che vanno a New York. A ritorno ecco Ellis Island isolotto alla foce del fiume Hudson e antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stato il principale punto d’ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti. Famosa la quarantena che chi non era in ottime condizioni fisiche lassù doveva scontare.
Ma non potevamo non visitare almeno un museo a New York. Optiamo per il Museo
di Storia naturale. Quattro piani che racchiudono il meglio della storia della terra e non solo considerando che ci sono frammenti di rocce lunari portare dagli astronauti delle missioni Apollo, e un immenso meteorite ferroso caduto in Oregon del peso di oltre 15 tonnellate. Usciamo attraversiamo Central Park il grande polmone verde di Manhattan e vediamo dall’esterno il Solomon Guggenheim Museum. Ovvero il museo d’arte moderna. In considerazione dell’ora di partenza per il nostro ritorno approfittiamo dell’ultimo giorno per visitare i restanti distretti o borough che costituiscono la città di New York : il Queens, il Bronx e Brooklyn. Non andiamo a Staten Island considerato poco importante dal punto di vista turistico. In un attimo è già pomeriggio inoltrato. Ultimo pranzo da Sbarro e alle 22:20 in perfetto orario l’A380 Emirates decolla alla volta di Milano Malpensa, dove puntualmente arriva alle 12:15 locali. Un bel viaggio seppur breve che comunque ci ha fatto assaporare la realtà di una città unica al mondo. Ti aspettiamo in Italia per ritrovarci ancora una volta a presto Gianni.
27 giugno 2016 rientro a Casalbarbato cena con gli amici del paese presso la locale l’osteria: prosciutto, salame torta fritta, tortelli capelletti, carni varie, dolci ecc. una serata gustosa e vecchie storie d’infanzia.
Giovanni Zaretti, Presidente e Co-fondatore di Verdi Teatro dell’Opera di Michigan
Mr. John Zaretti nostro presentatore, John Zaretti, è il Presidente e co-fondatore del Teatro Verdi dell’Opera di Michigan / statua di Enrico Caruso Società, sia fondata nel 1988. E ‘stato attivamente coinvolto nella promozione della musica lirica, l’organizzazione di mostre e facendo presentazioni sulla vita del compositore Giuseppe Verdi e sulla storia dell’opera a istituzioni come l’italiano American Cultural e Community center a Clinton Township, Michigan, l’Istituto Internazionale di Detroit, il Tempio Toledo Opera massonico in Ohio, il Verdi Club G. in Amherstburg, Canada, e molti altri luoghi. Zaretti ha presentato concerti in collaborazione con, tra gli altri, il Teatro dell’Opera di Michigan, il Detroit Institute of Arts, il Teatro alla Scala strumentale Ensemble e il Parma Opera Ensemble in Italia, insieme con il noto basso Michele Pertusi, vincitore del Grammy Award 2006 per il suo interpretazione del Falstaff di Verdi. Ha stabilito le “canzoni italiane e Arias Concorso Vocale per Michigan studenti delle scuole superiori,” giunto alla sua diciassettesima anno di attività, per incoraggiare e sostenere giovani talenti cantanti ad esplorare il meraviglioso mondo della musica vocale classica. gli sforzi di Giovanni sono stati riconosciuti ufficialmente dal governo di Italia, che ha dato il primato di Cavaliere dell’Ordine al Merito. Mr. John Zaretti Nostro presentatore, John Zaretti, e Il Presidente e Co-Fondatore del Teatro Verdi dell’Opera di Michigan / statua di Enrico Caruso Società, SIA FONDATA NEL 1988. E ‘Stato Attivamente coinvolto
nella promozione della musica lirica, centro Organizzazione di mostre e Facendo Presentazioni sulla vita del compositore Giuseppe Verdi e sulla Storia dell’Opera di Istituzioni venire l’italiano American Cultural e Comunità un Clinton Township, Michigan, l’Istituto Internazionale di Detroit, Il Tempio Toledo Opera massonico in Ohio, Il Verdi Club G. in Amherstburg, Canada, e MOLTI Altri Luoghi. Zaretti ha Presentato concerti In collaborazione con, tra gli altri, il Teatro dell’Opera di Michigan, il Detroit Institute of Arts, il Teatro alla Scala strumentale Ensemble e il Parma Opera Ensemble in Italia, Insieme con il noto basso Michele Pertusi, vincitore del Grammy Award 2006 per il Suo Interpretazione del Falstaff di Verdi. Ha Stabilito le “canzoni italiane e Arias Concorso Vocale per Michigan studenti delle Scuole Superiori,” giunto alla diciassettesima SUA anno di attività, per incoraggiare e sostenere Giovani Talenti cantanti ad esplorare il meraviglioso mondo della musica vocale classica.
Il Teatro Verdi di Michigan ha stabilito una filiale, la Statua della Società Enrico Caruso, per onorare uno dei più grandi cantanti d’opera che il mondo abbia conosciuto: Enrico Caruso. In omaggio a questo grande artista, la società ha commissionato Maestro Scultore Ferenc Varga per creare una statua a grandezza naturale raffigurante Caruso come il Duca di Mantova in opera di Giuseppe Verdi “Rigoletto”, uno dei ruoli più famosi di Caruso. La statua, in bronzo e montato su un piedistallo di marmo, è stato donato a Detroit Symphony Orchestra Hall ed è ora esposto in modo permanente in modo permanente al Detroit Opera House / Michigan Opera Theater. Una replica in miniatura della statua Caruso viene periodicamente presentata dalla società di degni rappresentanti del mondo dell’opera per il loro straordinario contributo nel promuovere questa arte. I destinatari ultimi del premio Caruso: tenori Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Josè Carreras, Placido Domingo e il baritono Sherrill Milnes. La società anche premi un busto di Giuseppe Verdi ad artisti eccezionali da Michigan e altrove che hanno contribuito allo sviluppo e alla valorizzazione dell’opera nel Michigan e in tutto il mondo. i destinatari ultimi del busto di Verdi: soprano Janet Williams, Metropolitan Opera Basso Ara Berberian, Michele Pertusi, Luciano Pavarotti, di Mezzo Soprano Cecilia Bartoli e Irina Mishura, e direttore stabile della Detroit Symphony Orchestra, Leslie Dunner. www.dinovalle.com A commemorative celebration honoring Dearborn’s Former Mayor, Mayor Michael A. Guido, featuring performances by the Verdi Opera Theatre. 1st picture: From Left to Right: Baritone, Dino Valle; Mezzo Soprano, Irina Mishura; Soprano, Eva Evola; Tenor, Jack Morris; And John Zaretti, President of Verdi Opera Theatre
Da Casalbarbato alla Verdi Opera Theatre of Michigan