Chiostro di Santa Fenicola, antico Monastero di Canonici regolari di S. Maria di Reno a Romolano presso Montechiarugolo
Monaci agostiniani dell’Abbazia di S.Felicola.
Al tempo di Domiziano, Felicola non acconsentì alle nozze col Prefetto Flacco e rifiutò di offrire sacrifici agli dèi .Pertanto lo stesso Prefetto la consegnò al giudice il quale la tenne in carcere per sette giorni senza acqua, né cibo. Alcune donne che erano lì di guardia cercavano di convincerla a prendere per marito un giovane così bello quale era il prefetto Flacco. Trascorsi i sette giorni fu portata tra le Vestali, ma Felicola scelse di non mangiare i cibi offerti alla dea Vesta. Il giudice, vedendo la costanza della santa vergine, la condannò alla tortura sull’eculeo. Allora essi la gettarono in una cloaca dove la vergine rese l’anima a Dio. Avutane notizia il presbitero Nicomede una notte ne prese il corpo e lo seppellì sulla via Ardeatina, fuori le porte di Roma. (In Nuovo leggendario di Alfonso Villegas pp. 696 ss.) Nel sec. X il vescovo di Parma Sigefredo fece edificare nel suburbio della città di Parma un piccolo monastero e la chiesa di San Paolo (Abbazia di S. Felicola) “hoc cenobium paucarum virginum et Liudae abbatissae sacntissimae” sotto la regola di San Benedetto. Quindi portò solennemente le reliquie di Santa Felicola, discepola di San Pietro, traslandole dalla chiesetta a lei dedicata che sorgeva a Romolano, luogo situato sulla riva dell’Enza, di proprietà della Cattedrale. Dopo l’incendio del 1313 i beni dell’abbazia (tra cui le reliquie di S. Felicola) passarono alla chiesa S. Sepolcro e quivi tumulate in un urna barocca presso l’altare maggiore. Dal sito: ” Ordo Virginum Sicilia”
Felicola, santa, martire di Roma, la passio di Nereo e Achilleo la vuole sorella di latte di S. Petronilla. Sepolta al VII miglio della via Ardeatina, nel 1112 venne scoperta dal presbitero Benedetto e traslata a S. Lorenzo in Lucina. Il suo corpo qui ritrovato nel 1605 è conservato presso l’altare maggiore. Il primo rinvenimento dei resti avvenne, secondo la lapide del 1112, insieme alle spoglie del martire Gordiano.
CHIESA di SANTO SEPOLCRO Parma, Strada della Repubblica 76. L’ALTARE MAGGIORE Autentico capolavoro in marmo policromo: rosso e giallo di Verona, giallo di Siena, bianco di Carrara e nero del Belgio. Sotto la mensa, in un’urna barocca, il corpo di S. Felicola, vergine romana, martirizzata nei primi decenni del cristianesimo.
IL CAMPANILE fu innalzato nel 1616 Le campane erano state requisite dal fascismo il 19 ottobre 1942, per farne ordigni di morte. Con il bronzo restituito sei anni dopo la guerra, si poterono fondere tre campane, che furono poi consa-crate da S. E. mons. E. Colli il 18 febbraio 1951. Ogni campana è dedicata ad un Santo: S. Giovanni Bosco, Beata Vergine Addolorata, Sant ’ Ubaldo e Santa Felicola.
ABBAZIA DI SANTA FELICOLA
Ricordata già dal 924 d.C. in documenti conservati all’Archivio di Stato di Parma, l’Abbazia di Santa Felicola fu eretta in priorato nel 1018, quando attorno al primo oratorio sorse il Monastero ad opera dei canonici regolari di S. Agostino. L’abbazia raggiunse la sua maggiore estensione attorno alla metà del sec. XII, possedendo terreni sino a S. Ilario e Montecchio, oltre la sponda dell’Enza. Forse a questo periodo risale l’edificazione, vicino al guado del torrente in corrispondenza del monastero
, del cosiddetto Oratorio del Romito con annesso Ospizio. Dal sito: castellidelducato.it
Oratorio del Romito
Dal sito: Villa La Vignazza |
Immagine del chiostro di Santa Fenicola, antico Monastero di Canonici regolari di S.Maria del Reno a Romolano , sono alla galleria d’Arte moderna di Torino DE GUBERNATIS Giovanni Battista 1808/09 sito: fondazione torino musei
In seguito ai disboscamenti fatti eseguire nella zona dai monaci agostiniani dell’Abbazia di S.Felicola, nacque Montechiarugolo.
Santa Fenicola -Coordinate: latitudine 44°42’30″N – longitudine 10°25’29”E