Miglioramento irrigui della Val d’Enza 2017
Miglioramento irrigui della Val d’Enza 2017
Martedì 7 Novembre ore 20.30
Realizzazione di un invaso a Vetto
Presso la sala polivalente: Cinema Metropolis Viale Gramsci n° 4 di Bibbiano. Presentazione : Associazione Consorzi irrigui Val D’Enza. Situazione Idrica: Sviluppi e possibilità. Realizzazione di un invaso a Vetto, resoconto del tavolo tecnico indetto dalla Regione, dibattito Varie ed eventuali, presiederà il tavolo: il presidente Mattia Reggiani.Tema attualissimo partecipate! Associazione Consorzi di Miglioramento Fondiario e irrigui della Val d’Enza
Cittadini, lottiamo per dare un futuro alle nostre Terre – Bibbiano 07 112017
Egr.gi Cittadini della Valle dell’Enza, egr.i Agricoltori e Allevatori; la ns. Valle dell’Enza dispone di una ricchezza incredibile, l’acqua. il bene più prezioso dell’umanità, così è stato definito dall’Unesco nel 2003, questo bene, più importante del petrolio, noi non lo accumuliamo per usarlo quando serve, ma “permettiamo” che venga buttato nei mesi di abbondanza e non averlo quando serve; e con questo permettiamo che venga buttata via la più grande possibilità di dare acqua alle terre che hanno reso grande Reggio Emilia e Parma nel mondo con i suoi prodotti di eccellenza; inoltre queste acque potrebbero dare lavoro e sviluppo alla montagna, produrre energia elettrica pulita, garantire ottima acqua
ai rubinetti di paesi e città e se trattenute a monte in un invaso eliminare i rischi e i danni da alluvioni ai paesi a Valle. Queste acque potranno portare enormi benefici a tutta la Valle dell’Enza solo se accumulate in un lago e cedute a valle quando servono; chi vuole aiutare veramente “con i fatti” la ns. Valle non può opporsi all’unica vera opera in grado di fare cessare lo spreco del bene più importante di cui dispone; chi vuole aiutare questa valle non può nascondendosi dietro falsi ambientalismi che fanno solo l’interesse delle multinazionali del petrolio che producono energia elettrica, non con l’acqua, ma con i derivati del petrolio.
Solo con l’invaso di Vetto la Valle dell’Enza tornerà ad avere un ruolo importante per il nostro territorio, per le generazioni future e per la ns. Provincia, chiediamo solo che venga fatto quanto realizzato in Romagna, in Toscana, negli Abruzzi, in Trentino Alto Adige e in ogni parte del mondo dove una valle consente di realizzare opere in grado di trattenere le acque in montagna. In ogni altra parte del mondo ognuno utilizza le proprie risorse per sviluppare la propria economia; basta guardare le grandi opere idrauliche fatte in altre Regioni, pensate che solo al sacro fiume Piave fanno capo nove bacini imbriferi, o le grandi opere idrauliche fatte in Piemonte e in Lombardia per produrre energia elettrica e per garantire acqua alle risaie; territori di intere province completamente allagate quando serve. Ma non solo al Nord anche al
sud dell’Emilia Romagna, sul territorio Umbro/Toscano, su questi territori gli enti irrigui locali che si sono succeduti, hanno realizzato oltre dieci grandi invasi, grandi dighe a monte, alcune di queste con capacità idrica più che doppia rispetto a quello di Vetto, e tanti laghetti di compensazione a valle per garantire acque ad usoirriguo alla Val Tiberina, alla Val.di Chiana, acqua pulita a città come Firenze e acqua sul letto dei fiumi tutto l’anno per merito del Minimo Deflusso Vitale (DMV); e noi che abbiamo la possibilità di crearne almeno uno sul nostro appennino, con dei costi irrisori rapportato al volume idrico invasabile “definito il miracolo della stretta di Vetto”, cosa fa la Regione Emilia Romagna?. Dobbiamo dire basta alla disinformazione; la Diga di Vetto non è un grande invaso, solo nel territorio Umbro/Toscano/Abruzzese ne abbiamo 4 di capacità doppia a quella di Vetto; basta dire che dopo la diga non ci sarà più acqua nel letto dell’Enza, falso, ci sarà sempre acqua fino a Po; basta dire che a Vetto è presente una faglia sismica attiva che mette in pericolo la Valle, completamente falso, da più di 20 milioni di anni su Vetto non c’è faglia attiva, basta fare paragoni con il Vajont, a Vetto non ci sono montagne di 2000 metri a picco sul lago, ecc.; queste falsità non possono più essere dette, sono delle vere menzogne e lo possiamo dimostrare documenti alla mano; possiamo discutere se il lago porterà 200 o 300 mila turisti in montagna, se potrà garantire 60.000 MW/h di energia elettrica pulita all’anno o se potrà garantire acqua ad uso plurimo a tutti, ma non possiamo tollerare menzogne sugli aspetti tecnici chiariti sullo Studio di Impatto Ambientale costato a noi Italiani 4.5 Miliardi di vecchie Lire.
Inutile che Bruxelles emani delle direttive e ci imponga di usare le sorgenti alternative per produrre energia elettrica pulita, ridurre l’inquinamento, usare acque pulite per irrigare, rispettare gli accordi di di Kyoto, Copenaghen e di Cancun, ecc. e qui a Reggio Emilia e a Parma non fare assolutamente nulla per rispettare
questi accordi. Egregi Agricoltori Reggiani, qui non è in ballo solo la sopravvivenza dei paesi montani ma quella del settore agroalimentare di Reggio Emilia e Parma; ditemi Voi come possiamo permettere che a causa di qualcuno ciò accada; so bene che non siamo abituati alle dimostrazioni ma se sarà necessario dovremo farlo; dovremo farlo per noi, per rispetto dei nostri Padri e per dare una possibilità ai nostri figli e nipoti di vivere su questa valle; chi si oppone all’unica opera infrastrutturale sulla Valle dell’Enza vuole solo lo sviluppo della Val Parma e la Val Secchia; non possiamo accettarlo; facciamoci sentire con tutti i mezzi che abbiamo.
Firmato: tanti cittadini della Valle dell’Enza