Amici del Comitato Promotore Diga di Vetto D’Enza 2021
Amici del Comitato Promotore Diga di Vetto D’Enza
Siamo alla fine dell’anno 2021 e come di consuetudine si tirano le somme generali di ciò che è successo in 365 giorni appena trascorsi. E’ così che Unimore ci porta a conoscenza tramite la Gazzetta di Reggio E del 30.12.21 che rispetto alle medie stagionali quest’anno è piovuto ben il 47% in meno! Altresì Unimore ci dice che è il terzo anno più siccitoso della storia. A questa pessima notizia si aggiungono i costi astronomici a cui nell’anno 2022 andremo in corso per via dell’aumento del costo del gas metano che ahimè vedremo riprendere la combustione con il carbon fossile che è uno dei peggiori inquinanti in attualità. Ecco allora che quelle 4150 firme già raccolte, e badate bene che per la maggior parte rappresentano la categoria delle persone in pensione e spesso aventi a che fare con l’agricoltura di Val d’Enza e dintorni, rappresentano ciò che un tempo era chiamato nel codice civile il “buon senso del padre di famiglia” quello insomma che non è figlio di nessun estremismo ideologico di sorta. Allora davvero non si capisce il “perché” si debba rendere necessario andare a chiedere alle persone se l’acqua è davvero importante per la vita di Val d’Enza e dintorni! Ed infatti la raccolta delle firme è proprio solo un problema di logistica e tanti ci hanno detto “no” più per la scocciatura del burocratese che per partito preso ed infatti presto varcheremo tranquillamente le 5000 firme!. Insomma acqua limpida e chiara da utilizzare nel momento di magra che può fornire acqua in pressione per gli usi irrigui (oggi invece bisogna pomparla con l’elettricità o con la nafta) e mentre questa viene rilasciata a gratis si fanno girare le turbine idroelettriche per ben 55 Gwatt con Co2 = 0. Infine ma è talmente ovvio, ma lo cito lo stesso, acqua per uso potabile e un volano economico per la nostra montagna per via dell’indotto generato dal turismo del lago. Scusate ma dov’è il problema!!! Giangiacomo Papotti