DOMENICO CODELUPPI RACCONTA IL DRAMMA DELLE ZONE RURALI VAL D’ENZA
DOMENICO CODELUPPI RACCONTA IL DRAMMA DELLE ZONE RURALI VAL D’ENZA
CAVRIAGO IN PROVINCIA DI REGGIO NELL’EMILIA E’ UN TERRITORIO RURALE DI VAL D’ENZA DESTINATO ALL’OBLIO. DOMENICO CODELUPPI CI RACCONTA IL DRAMMA CHE LE ZONE RURALI DI VAL D’ENZA STANNO VIVENDO.
IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO IRRIGUO IL QUARTO IN CAVRIAGO DOMENICO CODELUPPI CI RACCONTA
Domenico Codeluppi cavriaghese classe 1944 di anni 78 agricoltore figlio e nipote d’arte rurale è l’attuale Presidente del Consorzio irriguo di Miglioramento fondiario “Il Quarto” di Cavriago costituito da una estensione di circa 1000 biolche di terreno dedicato al Prato Stabile.Vedrete un uomo mite e pacato, non certo un “ no Tav”, ma nemmeno un “no Vax”, insomma un uomo di quelli di un tempo dove per loro l’orologio che scandiva il tempo non era di certo quello digitale ma quello del natural trascorrere di “Madre Natura”. Lo vedrete a capo chino, preoccupato e soprattutto rassegnato. La speranza che queste sue parole tetre e buie servano a smuovere quelle coscienze civiche di chi, noi che li abbiamo scelti, ha le leve del comando. Su quattro pozzi ad uso irriguo della profondità di circa 100 metri, uno è seccato e un’altro sta giorno dopo giorno diminuendo la propria portata e dopo circa una mezzora deve essere spento perché il materiale solido contenuto nell’acqua rischia di rompere la sommersa mentre dal Canale di San Giacomo non arriva nemmeno una molecola di acqua…
Insomma stiamo giocando con il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti e di quelli che dopo di loro verranno. La Diga di Vetto d’Enza è un opera dell’emergenza e deve essere messa in cantiere proprio come si è fatto con il Ponte Morandi a Genova. Lo Stato sovrano nomina un commissario ad acta e si parte immediatamente a fare la diga! Diversamente molto presto tanti prati stabili verranno dismessi per permettere di coltivare foraggio meno di qualità e non solo…
Giangiacomo Papotti