Gli Easy Action nascono nell’estate del 2012, allorché, inizialmente per gioco e senza alcuna pretesa, cominciano a provare insieme qualche canzone di Alice Cooper. L’iniziativa è della cantante Katia Cavalieri, da sempre grandissima fan di questo artista americano definito il re dello “shock-rock” a causa della sua immagine irriverente e anticonformista, dei suoi testi scandalosi e dei suoi spettacoli sospesi tra teatro Vaudeville, effetti grandguignoleschi, surrealismo, citazioni horror, musica hard rock e tanta ironia. E’ lei a spingere il chitarrista Pietro Fanti, già molto noto per aver suonato ogni genere musicale, aver esplorato per decenni ogni tecnica e stile del suo strumento e aver trasmesso per più di 20 anni le sue vaste conoscenze a innumerevoli allievi, a raccogliere la sfida di arrangiare per sola chitarra brani rock prettamente elettrici senza alcun uso di basi musicali preregistrate. Dopo i primi approcci, i due si accorgono che l’esperimento può funzionare, e decidono di insistere con l’idea del “Tribute Duo”. Poco per volta il repertorio si amplia fino a comprendere una trentina di brani, tutti di Alice Cooper, dai primi anni ’70 fino ai giorni nostri. Dall’idea iniziale per sola chitarra acustica, il sound si evolve, includendo la chitarra jazz elettrificata, un gran numero di effetti elettronici e l’impiego della “loop station” per registrare in diretta e rigorosamente dal vivo più parti strumentali. Anche l’utilizzo delle percussioni diventa sempre piu ricco e fantasioso. Contemporaneamente, i due studiano nei minimi dettagli il futuro “show”: girano per mercatini dell’usato, botteghe di antiquariato, negozi stravaganti e di abbigliamento rock alternativo; consultano testi esoterici, inseriscono citazioni dal surrealismo di Dalì e accumulano strani oggetti: pupazzi, bambolotti truccati, pistole western, palloncini colorati, macchine per bolle di sapone, serpenti e insetti finti, spade, tridenti, stampelle, stivali leopardati, fruste e camicie di forza…Insomma, tutti oggetti che permettono di avvicinarsi all’immagine della Alice Cooper band sul palco. Viene curato anche l’abbigliamento, estremamente “kitsch”, e il trucco, seguendo l’idea che oltre a sentire la musica, il pubblico deve letteralmente vederla. Ovviamente, per quanto ricco di sfumature e pieno, il suono degli Easy Action non può essere paragonabile all’impatto di una intera band di hard rock, anche se ascoltandoli si stenta a credere che siano solo in due; il loro show è pertanto liberamente ispirato agli spettacoli di Alice Cooper, accentuandone il lato ironico e fumettistico. In questo si distinguono dalla maggior parte delle tribute bands, la cui filosofia è in genere quella di imitare perfettamente gli artisti proposti; il loro scopo è piuttosto quello di divertirsi interpretando brani con la propria personalità, cercando di essere creativi pur nel rispetto dello stile di Alice Cooper. Si tratta quindi di un vero e proprio omaggio a un artista poco conosciuto in Italia e abbastanza sottovalutato, nonostante sia ormai una delle poche icone del rock mondiale ancora in attività dopo oltre 40 anni di carriera. Nel 2014 il frutto di tanto lavoro è stato in parte raccolto con la realizzazione del loro CD prodotto nello Studio Tartini di Parma: “Bright, Shiny Limos”.Ora sono pronti a portare sui palchi italiani il loro show fedeli al motto: “The Easy Action: dove l’incubo e il sogno prendono forma…”