Fiume Enza 10 Novembre 2019 foto Italia
Associazione Amiamolenza Montechiarugolo
Fiume Enza 10 Novembre 2019 foto Italia
Associazione Amiamolenza Montechiarugolo
Discussioni e opinioni
Rimodellare l’alveo utilizzando i materiali naturali per garantire le sezioni di passaggio delle piene, difendere le sponde e assegnare forme naturali di curve e contro curve proprie della morfologia naturale del fiume al fine di fissare un letto che si auto mantenga….L’ Enza e’ stata bistrattata troppo e da troppi anni, da sola non ce la può fare a ritornare ” naturale “. Tutti noi dobbiamo impegnarci ad aiutarla, quindi diamo il massimo supporto a chi ha le conoscenze per farlo. Va ricostruita una morfologia fluviale in equilibrio nell’ alveo attivo, stabile con la protezione delle sponde e la valorizzazione dell’ambiente fluviale nel suo complesso. Ovviamente occorre tenere monitorato il tutto, vegetazione compresa, perché non si verifichi l’effetto diga. Non possiamo pensare di utilizzare i sentieri lungo il fiume come fossero strade statali il fiume ha bisogno di costruirsi meandri che modificano continuamente la sua morfologia limitando di conseguenza la velocitá dell’acqua. Asportare materiali invece lo canalizza aumentandone la velocità e quindi l’erosione a monte come è avvenuto tra s.polo e barcaccia. ATTENZIONE, dopo la piena di ieri l’altro dell’Enza il sentiero 672 è impercorribile x allagamento subito a monte di Montecchio, nei pressi dell’ex frantoio Morini e poco più a monte c’è una forte erosione con pericolo di finire nella sottostante buca profonda alcuni metri. Stare lontano dal bordo attualmente indicato con bandella bianco-rossa. Quella viabilità in quel tratto non reggerà più di 3 3 piene poi scompare sopratutto dopo le piogge restano buche enormi piene di acqua. Il letto del fiume sino al ponte si è alzato va asportato materiale l, unico che può intervenire e emiliana con il frantoio della barcaccia per ripristinare quella strada…Il fiume va sistemato sotto il profilo idraulico, morfologico, della sicurezza e ambientale prima di ogni altra cosa. Frequentare queste piste incontrollate da novembre a gennaio e poi in primavera è pericoloso!