Franz Dondi Acqua Fragile dal 1970 Musica progressiva Parma
Franz Dondi Acqua Fragile dal 1970 Musica progressiva Parma
“A New Chant”, nuovo album degli Acqua Fragile, Il lavoro, è stato registrato tra Tavernago (PC), Castiglione del Lago (PG) e la Costa del Sol, in Spagna, con la collaborazione del tecnico del suono Alberto Callegari, di Alessandro Sgobbio al sintetizzatore, di Michelangelo Ferilli alla chitarra acustica, di Alessandro Giallombardo a chitarre, tastiere e cori, dell’ensemble Tango Spleen e del batterista Jonathan Mover, in passato già alla corte di – tra gli altri – Joe Satriani e dei GTR di Steve Howe degli Yes e Steve Hackett dei Genesis. “A New Chant” include otto brani, parti dei quali composti in inglese, tra i quali figura un testo di Pete Sinfield, paroliere e compositore tra il ’69 e il ’72 in forze nei King Crimson. Oltre a Bernardo Lanzetti, alla realizzazione del nuovo album hanno preso parte anche i due elementi originali della formazione Franz Dondi al basso e Piero Canavera alla batteria. Nell’ottobre 2017, per l’etichetta britannica Esoteric Antenna/Cherry Red, ecco viene pubblicato “A New Chant” con otto brani originali. Sette in lingua inglese e uno in italiano. 1. My Forte 5:08 2. The Drowning 6:26 3. Wear Your Car Proudly 6:594. Tu Per Lei 5:25 5. Rain Drops 3:26 6. All Rise 5:39 7. How Come 2:34 8. A New Chant 5:21 La musica di qualità merita oggi ancor di più di essere proposta ed ascoltata
Storia:1970 Nascono le prime radio libere e con loro le speranze di tanti giovani che tentano di fuoriuscire dalla massa, potendo esprimere liberamente il proprio pensiero, giusto o sbagliato che sia. Fermate il Mondo voglio scendere.
Il primo album degli Acqua Fragile, Acqua Fragile, fu pubblicato dall’etichetta indipendente Numero Uno nel
1973 (poi ristampato dalla BMG nel 1991 e nel 2003). Era un lavoro chiaramente ispirato al progressive britannico (soprattutto Genesis e Gentle Giant) e cantato in inglese. L’album successivo, Mass Media Stars (Dischi Ricordi, 1974 – ristampato dalla Contempo Records nel 1991 e dalla BMG nel 2003)[1]fu stampato anche per il mercato statunitense, che già aveva accolto con entusiasmo la PFM. Alla fine dell’anno il gruppo acquisì un nuovo elemento, il tastierista Joe Vescovi, proveniente dai The Trip appena scioltisi, Lanzetti fu sostituito per qualche tempo da Roby Facini (precedentemente nei Top 4 e nei Dik Dik). Segui su Wiki Lanzetti, Dondi e Canavera hanno deciso di produrre un nuovo album.
CIAO 2001,SETTIMANALE DI CULTURA MUSICALE (JAZZ, ROCK, PROGRESSIVE, BLUES, BEAT, SOUL, FOLK, UNDERGROUND, GLAM, PSYCH, POP…)Sicuramente uno dei migliori gruppi italiani venuti alla ribalta nel corso dell’anno, l’Acqua fragile, si presenta con tutte le carte in regola: scoperti dalla PFM, coadiuvati dal produttore Claudio Fabi, con testi in inglese (molto belli) scritti da un membro del gruppo, e tradotti sulla copertina. In data recente hanno accompagnato i Gentle Giant in tour, e mi sono sembrati diversi da quelli conosciuti attraverso il disco. Sinceramente preferisco parlare dell’album. “Morning comes” sembra uscire dal repertorio dei Genesis. Mi si perdoni i paragoni che spesso uso per i gruppi italiani,
ma tutto sommato una simile affermazione può esser anche un complimento. La voce del cantante è vicina a quella di Peter Gabriel, ed anche la costruzione armonica del brano è tipicamente alla Genesis: lo stesso accade, in parte, per “Song from a picture” e per “Education story”. Le tastiere, usate in funzione orchestrale, infondono un tono vivace e a un tempo solenne alla musica dell’Acqua fragile. “Comic strips”, “fumetti”, è significativa parodia degli ultimi Gentle Giant: azzeccato il titolo, dato l’evidente tentativo dei fratelli Shulman di dare un’idea visiva dei loro brani, colonna sonora ideale per cartoni animati. “Science fiction suite” e “Going out” sono su di un altro piano: l’impasto chitarristico ed il tipo di coro, trasferiscono l’asse di orientamento in America. E si realizza così, su scala, quella elegante fusione fra musica inglese ed americana che ha negli Yes i maggiori portabandiera. In genere il suono è ricco, le melodie ben congegnate, le esecuzioni impeccabili. Notevole la padronanza degli strumenti da parte del quintetto, compresa la sezione ritmica, in genere carente nelle formazioni nostrane. Molto gusto, e non c’è quella frammentarietà di colori e di tempi cui tanti altri gruppi ci hanno abituato. Enzo Caffarelli
Immagine dalla di Ciao 2001 raccolta del 1974