Il grido di quei dolori, figli dell’ignoranza
quelle insegne deturpate
Dobbiamo registrare le gravi e giustificatissime doglianze di James Garimberti ed i suoi collaboratori che hanno visto deturpate diverse insegne riferenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale che erano state appese agli alberi del Viale Antonio Gramsci. Come commentare questo scempio perpetrato all’indirizzo di tanti italiani che ebbero la sfortuna di morire in guerra? L’unico modo è di dare la nostra solidarietà tramite i nostri mezzi di comunicazione ed oggi a pieno titolo vi rientra il mondo del web e con esso Facebook. Sarà sufficiente una vostra visualizzazione ed il contattore aumenterà di uno e ai più audaci un “mi piace” e chi sa di lettera un bel commento. Noi adulti abbiamo verso i nostri giovani un dovere morale di non lasciare morire le memorie del passato perché libertà, pace e democrazia essendo idee hanno bisogno di essere curate tutti i giorni. E’ solo così che riusciremo a mantenere il livello di guardia alto! La nostra terra reggiana è sempre riuscita a difendere la propria libertà ed oggi siamo richiamati a farlo. Ma non pensiate che oggi sia meno importante di ieri. Tutti i giorni accendendo la televisione sentiamo il fischio delle pallottole che ci passano accanto…Spero di essere riuscito a “comunicarvi” il grido di quei dolori che provenivano da quelle insegne deturpate da menti violente e figli dell’ignoranza. Un tempo si sarebbe detto “abbiate pietà di loro perché non sanno quello che fanno” oggi i sociologi usano termini più complessi ma l’ignoranza ancor’oggi fa parte, ahimè, della “banalità del male”.
giangiacomo papotti
giangiacomo papotti
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Alberto Carretti Gesto grave e irrispettoso!
Non ci sono altre parole per esprimere un’azione compiuta alle spalle di persone che hanno combattuto e sono morte per il nostro Paese.
Posso solo lasciare a questi vandali un motto affinchè riflettano su quanto hanno fatto:“Perdere il passato significa perdere il futuro.”Cit. Wang Shu -
Elena Grassi L’essere umano sta dando prova di grande ignoranza, viltà e stupidità. Questi sì, sono episodi in cui è legittimo provare vergogna. Mi spiace molto per Maria Neroni, James, Carlo e tutti gli amici che si adoperano per non far cadere tutto nell’oblio e nella dimenticanza. Massima solidarietà a loro e grande apprezzamento per il lavoro che svolgono con passione ed impegno.
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Debora Caraffi Non so cosa pensare di chi ha compiuto quel gesto… Ma so che se lo avesse compiuto uno dei miei figli mi sentirei di non essere riuscita nell’intento di trasmettergli il valore del rispetto non solo delle cose ma della memoria… L’unica cosa che può permetterti di non dimenticare gli “errori”!!!!