Quando la notte abita il giorno
L’ascolto del minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento
Quando la notte abita il giorno
AL CINEMA TEATRO METROPOLIS: “QUANDO LA NOTTE ABITA IL GIORNO” 26 E 27 MAGGIO L’ascolto del minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia.
Un tema delicatissimo e assai scottante quello trattato oggi e che si concluderà nella giornata di domani dedicato al tema “Quando la notte abita il giorno” ovvero quando il minore è vittima di abusi sessuali e di maltrattamento. E anche il mondo dell’arte ha voluto portare il proprio vivo contributo con estrema delicatezza e con una voluta candida ingenuità che Fadia Bassamaij attrice di “Sinonimia” ha saputo ben interpretare e restituire ai suoi spettatori. Il suo monologo con il pesciolino rosso ci ha riportato tutti noi alla nostra infanzia, quel contenitore dove davvero ci si gioca il proprio futuro e dove se “La notte abita il giorno” allora ci si può precludere la propria esistenza, per sempre. La serata ha dato anche l’opportunità di poter concretizzare una strada che può aiutare a restituire al giorno quel faro di luce che è venuto a mancare offrendo liberamente un contributo economico destinato all’associazione “Centro Studi Hansel e Gretel Onlus” che per il tramite del “Servizio Sociale integrato Unione Val d’Enza” potrà fornire un assistenza psicologica mirata al recupero di quei minori oggetto di violenza. “Sono 88 i casi di minori che noi seguiamo “ci dice la Responsabile del Servizio
Sociale Integrato Unione Val d’Enza Federica Anghinolfi “qui in Val d’Enza e di cui ben il 90 per cento sono maltrattamenti che provengono dalla famiglia creando davvero i presupposti di un’indelebile esperienza che può segnare quelle esistenze per sempre. Allora i nostri sforzi devono essere al massimo delle nostre possibilità per dare quelle nuove opportunità a queste giovani esperienze di vita che potranno passare tramite percorsi psicologici mirati al recupero per aiutarli a cancellare queste tremende esperienze di vita”. Le immagini proposte vogliono idealmente congiungere quella bambina adulta a quella bambina vera – Viola – che ha cercato anch’essa quel pesciolino rosso luminescente che è stato il compagno d’infanzia di tutti noi. Quel confidente sincero che ci accompagnava quando la mamma spegneva la luce e allora quella medesima figura ci accompagnava per tutta la notte nei viaggi eterni delle nostre fantasie notturne per restituirci sereni e gaudenti alla luce del nuovo giorno. Ahimè per 88 persone non è stato così e allora tutti abbiamo il dovere morale di ricordarcelo, in fondo noi siamo solo stati più fortunati di loro perché agli infanti non è mai concesso di scegliere ma sempre di subire sia nel bene che nel male…ricordiamocelo ogni tanto ci renderà più umili. Giangiacomo Papotti Quando la notte abita il giorno