La Pec quando la burocrazia è un labirinto 2018
Siamo in un paese della provincia di Parma
La Pec quando la burocrazia è un labirinto 2018
La burocrazia non ama le innovazioni. Tanto meno l’innovazione digitale. O si affronta il tema senza mezzi termini e con competenza oppure continueremo a subire la burocrazia. Il rapporto tra gli italiani e la burocrazia della pubblica amministrazione si potrebbe definire, sbalorditivo. Per questa ragione, molte speranze erano state riposte nella semplificazione portata dalle tecnologie digitali, in grado di cancellare il tempo perduto nelle code allo sportello e non solo.
Il proposito era nobile: abolire le raccomandate per aziende e PA, in modo da ridurre costi e tempi di spedizione. Nei fatti l’obbligatorietà della Posta elettronica certificata (Pec) ha provocato qualche mormorio tra gli utenti costretti ad usarlo.
Porto un esempio da noi vissuto: siamo in un paese della provincia di Parma, dovevamo dare una comunicazione al comune di una variazione di uso di una camera dell’abitazione. Bene e semplice : andiamo in comune nell’ ufficio apposito, chiediamo come fare, seguendo le norme di legge, ci vengono date le informazioni e scopriamo che per dire questa cosa al comune dobbiamo inviare una Pec ad un altro ufficio della Pedemontana che poi invierà a questo ufficio del comune la comunicazione che verrà protocollata. Tutto semplice, torniamo a casa prepariamo i documenti necessari e così ci mettiamo alla ricerca di un ufficio per spedire la Pec, noi non possediamo una pec, non c’è mai servita, abbiamo finora percorso 8 km con l’auto. La Pec!!!!!!Dopo una mattinata di telefonate a diversi uffici, pubblici e privati, richiamiamo il comune per dire che non sappiamo come fare, ma la legge parla chiaro devi trovare uno che ti faccia una pec. Abbiamo provato ad aprirne una on line, ma non siamo molto pratici e i tempi di attuazione non sono favorevoli, finalmente dopo una decina di telefonate troviamo un ufficio che può farci questa mail pec senza problemi, 20 km per andare e 20 km per tornare, certo non è stato gratis vi è anche un costo di ufficio per inviare la mail, che assieme ai costi che il comune chiede perché non hai questo tipo di mail, alla benzina e ad un giorno di peripezie da un ufficio all’ altro, arriviamo poco al di sotto dei cento 100 euro, mi viene da pensare che qualcosa di stupido è stato inventato dal costo di una raccomandata a questo risultato c’è una bella differenza, una raccomandata poteva costare 5/6 €. Domanda , ma perché bisogna pagare 50 € al comune perché non hai la PEC ? Come ne usciamo? La Pec quando la burocrazia è un labirinto 2018
la burocrazia è un labirinto per un libero cittadino