“L’adolescenza: tempo di crescita, tempo di tempesta”
Il tema era assai scottante
Centro Polifunzionale “Del Rio” in Barco di Bibbiano
“L’adolescenza: tempo di crescita, tempo di tempesta” ed infatti la Sala civica “L.Corradini” presso il Centro Polifunzionale “Del Rio” in Barco di Bibbiano era gremita di persone e fra queste molti erano dei genitori di figli adolescenti. Ma la brava psicologa Silvia Deidda coadiuvata dall’altrettanta brava collega psicologa Sara Testa hanno saputo tenere le file della serata con tanta attenzione da parte del pubblico. Il resto lo ha fatto Mister Destino che voluto far emergere le vere e proprie “fatiche” di una mamma separata che ha, con la sua storia drammatica, portato quel “patos” reale e attualissimo e soprattutto molto doloroso che vede da una parte le legittime critiche dell’adulto in merito ad un modo di vestire troppo scostumato (si diceva così un tempo) dall’altra l’età adolescenziale di una figlia con tanta rabbia in corpo da esternare al mondo intero. La strategia messa in campo dalle psicologhe assomiglia alla terapia di gruppo – psicodramma junghiano – dove tutti i convenuti vengono investiti del tema esposto in modo tale che ci si senta coinvolti e davvero ieri sera più di una persona è andata a casa a fine serata con del turbamento e soprattutto con nuove incertezze sul corretto “modus operandi” verso i propri figli Certamente oggi un genitore è lasciato troppo solo con sé stesso e quando questo comincia a frequentare le scuole superiori non sempre sono un esempio esemplare di modello educativo, vi basti di pensare l’approccio benevolo verso l’uso del cellulare in classe che stà creando vere e proprie sindromi di dipendenza con innalzamento della soglia della disattenzione e creando nell’alunno scarsissima capacità di concentramento.
Altro tema assai scottante riguardano le domande sulla sessualità che nonostante che siamo nell’anno 2015 creano ancora grande imbarazzo da parte del genitore a dare risposte nel merito. Però per certi versi ci scappa un sorriso a pensare a queste problematiche visto la massiccia presenza sul web di materiale pornografico a cui tutti i nostri giovani hanno facile accesso. Insomma davvero uno spaccato di società moderna locale in cui tutti noi ci siamo visti e rivisti constatando alla fine che tutti noi viviamo nella stessa barca. Davvero brave alle relatrici perché hanno saputo davvero coinvolgerci anche emotivamente e certamente questa era proprio una loro finalità!
giangiacomo papotti