Le colonne d’Ercole – fotografie di Cesare Di Liborio Rustica Domus di Ischia p.(NA)
Le colonne d'Ercole - fotografie di Cesare Di Liborio
Nasce a Reggio Emilia nel 1960.
Inizia a fotografare negli anni Ottanta
Una linea di confine, segnata nel tempo.
Ecco lo studio del fotografo Cesare Di Liborio sulle “Colonne d’Ercole”. Immagini che hanno anche una prefazione del grande medievalista Jacques Le Goff . Il riferimento alle colonne d’Ercole propone una prima griglia di lettura delle fotografie di Cesare Di Liborio. Questo colloca l’immagine in una doppia prospettiva: naturale e geografica da una lato, culturale e storica dall’altro. …….Essa è pagana e cristiana. Si arriva all’immagine di Ercole, al termine di un giro eroico pieno di prove e di prodezze. I portali che essa raffigura sono il risultato di un percorso disseminato dalle imprese di un eroe sovrumano. Queste colonne segnano un compimento, un termine, sono il supporto di un arco di trionfo senza volta, aperto verso il cielo. Esse sollevano il viaggiatore al livello di eroe, l’uomo che ha camminato combattendo…………….Tutto ciò che l’occhio e la mano del fotografo cercano è là: lo spazio, il tempo, la natura e l’uomo (nascosto ma terribilmente presente, come Ercole dopo le sue fatiche), il monumento-ricordo, le ombre e la luce. La fotografia è un prodotto dell’occhio del corpo e dell’occhio dell’anima. Ed essa produce immagine e senso, del reale e dell’immaginario…..Questo doppio movimento, questa doppia creazione è il segno distintivo dei grandi fotografi, dei grandi artisti, dei grandi poeti.(leggi l’articolo completo)
Evento pubblico Creato da Cesare Di Liborio, Salvatore Basile e Carola Pandolfo
exhibition – fotografie di Cesare Di Liborio. A cura di Carola Pandolfo Marchegiani
Sabato 8 Giugno 2013 ore 18,30
Rustica Domus, Corso Vittoria Colonna, 155 di Ischia porto (NA)
CESARE DI LIBORIO – Nasce a Reggio Emilia nel 1960. Inizia a fotografare negli anni Ottanta senza compiere studi specifici nel settore, ma è solo nel 1993
che la conoscenza e l’amicizia con Vasco Ascolini lo fa abbanonare un tipo di fotografia amatoriale per avvicinarsi alla ricerca, producendo il primo lavoro fotografico, Turista per gioco. Negli anni a seguire approfondisce la ricerca dell’ambiente provenzale sviluppando diversi progetti fotografici i cui titoli definitivi saranno Colonne d’Ercole, Verde que te quiero verde, Turista per gioco. Il 1996 è l’anno di nuovi incontri fondamentali per la sua formazione: conosce Italo Zannier che lo invita a partecipare al festival Spilimbergo Fotografia e soprattutto frequenta Nino Migliori che lo indirizza a un diverso approccio dei luoghi attraverso la dimensione della memoria e del ricordo; da qui nascono i lavori Mare interiore e Via Parma, 14. Continuano le richieste di esporre i suoi lavori di ambiente provenzale; nella primavera del 2000 presso il comune di Montechiarugolo, nel luglio del 2000 al Muséè Reattu, di Arles (nell’occasione viene edito un catalogo introdotto da Jacques Le Goff). Sono anni questi di fondamentale apertura verso l’estero, a coronamento di una ormai decennale esperienza nel settore: sue fotografie vengono acquisite dalla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, dal Victoria and Albert Museum di Londra e dalla collezione fotografica del J-P. Getty Museum di Los Angeles. Nel 2001 è invitato a esporre a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo, nel 2003 partecipa all’esposizione Photographie à Arles presso la Fondazione Maeght di St. Paul de Vence. Contemporaneamente riceve alcuni incarichi per rilevamenti fotografici di opere d’architettura sparse sul territorio, tra cui il nuovo stabilimento della ditta Max Mara. Nel settembre 2004 riceve l’invito, insieme ad altri sei fotografi di fama internazionale, all’elaborazione di una lettura concettuale della città di Alessandria d’Egitto e relativa esposizione; gli viene inoltre assegnato l’incarico di fotografare il sito archeologico di Saqqara. Partecipa nello stesso anno alla proiezione sulla scuola fotografica di Reggio Emilia alla Maison Européenne de la Photographie. Nel Marzo 2005, riceve l’incarico dalla Municipalità di Arles per un rilievo fotografico presso l’Atelier SNCF, un antico stabile dove venivano restaurate le carrozze dei treni; seguirà una mostra presso il Museo Reattù. Nel mese di ottobre, invitato da Citroën Francia, espone Pallas a Parigi all’interno della FIAC (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea).Segue curriculum
Nasce a Reggio Emilia nel 1960. Inizia a fotografare negli anni Ottanta
pubblicato 9 Maggio 2013