Livio Panciroli detto Livietto classe 1943 bibbianese
artista Intagliatore di Legno LIVIO PANCIROLI
Livio Panciroli detto Livietto classe 1943 bibbianese
Con Anna Meliga, Panciroli Livio, Marcuccio Roberto, Ori Fabio, Andrea Carletti
Livio Panciroli detto Livietto classe 1943 bibbianese. Oggi ci presenta la sua opera su GIOVANNI BATTISTA VENTURI (1746-1822+) bibbianese prestato alla Scienza. “Quando mi hanno riferito che non esisteva una scultura in basso rilievo di questo grandissimo scienziato, uomo bibbianese, senza pensarci sù, senza incertezze e senza tentennamenti, ho preso la mia sana tavola materica di legno e ho cominciato a restituirgli, l’alito della vita. Volevo farlo uscire dalla sua costrizione pluricentenaria determinata dalla planarità del suo ambiente, per dargli il respiro, per ridargli lo sguardo che unito al suo benevolo sorriso ci restituisce il Giovanni mentre lo voglio immaginare ripercorrere la sua
amata Bibbiano, incredulo di tanta modernità sviluppatasi nell’arco di soli due secoli. Allora, voglio dare, questa umile opera lignea in dono alla mia Comunità a cui appartengo, da sempre. Chi mi conosce sà che sono un uomo verace, sanguigno e aspro cresciuto nella convinzione che i nostri padri e ancor di più i nostri antenati, ci hanno insegnato che essere laboriosi e tenaci può solo generare bei frutti! Ed oggi, il nostro territorio è moderno e all’ avanguardia rispetto al resto del Mondo. Badate bene, quel Mondo, che ancor oggi, in ogni luogo, riporta nei testi scientifici della Fisica la presenza viva e vegeta dei suoi complessi studi sulla fluidodinamica.”
Pertanto Onore a Te! Giovanni”.
Bibbiano,16.Febbraio.2019 Livio Panciroli . Il brano è stato letto dall’attrice teatrale Anna Mèliga di Barco di Bibbiano in occasione della conferenza del 16.02.2019 presso la sala “Barazzoni Renzo” in Bibbiano
Da Giangiacomo Papotti Pubblicato il 16 feb 2019
Ci corrono 253 anni tra il grande scienziato bibbianese Giovanni Battista Venturi e Fabio Ori di Quattro Castella. Eppure a ben guardare questa distanza temporale, ieri 16.febbraio.2019 presso la “Sala Barazzoni” nel Teatro “Metropolis”, proprio non la si avvertiva, pareva quasi che Fabio parlasse del suo insegnante del Liceo dell’Istituto “D’Arzo” lasciato poco tempo fà prima della sua iscrizione a Fisica presso l’Università di Parma. Allora come è potuto succedere questa magia che ha compresso così tanto quella succitata differenza temporale?