Livio Piccinini – Cavriago
E’ davvero incredibile pensare che a due passi da casa nostra vi siano nascosti dei personaggi dalle gesta che non vi è alcun dubbio che li collocano, a pieno titolo, nel podio epico degli Eroi. Ebbene in quel di Cavriago, che gli ha dato i natali, un uomo di nome Livio Piccinini detto Delinger classe 1924 che può davvero fregiarsi della parola “Eroe”. Questo ospite d’eccezione ha portato ieri 13.08.2015 grande prestigio alla “Sala delle Colonne” presso il “Parco Manara” in occasione della presentazione della sua biografia riportata nel libro “Delinger – Una scelta per la Libertà” edito dalla Tm Edizioni finito di stampare in aprile 2015. Ma non lasciatevi ingannare dalla “classe 1924” ovvero 91 anni di tempo vissuto, sarete esterrefatti dalla sua attuale carica energetica che letteralmente trasuda da tutto il suo corpo e soprattutto dalla sua mente dotata di una forza e di una intelligenza pungente rarissima. Il suo vissuto si rende estremo nel momento in cui decide di diventare un partigiano nel distaccamento “Beucci” correva allora l’anno 1944 il periodo più nero della nostra Italia e da lì a poco egli si rese assieme agli altri suoi compagni protagonista di una delle azioni di guerra più eclatanti della nostra terra reggiana ovvero l’attacco ad un capitano tedesco nazista dal cognome orribile (era anche il cognome del boia di Bolzano) Seifert Volker.
Quest’ultimo reggeva il terribile reparto tedesco “Scuola anti ribelli dell’Emilia” posto a Ciano d’Enza resosi responsabile di gravissime torture e successive deportazioni verso i lager tedeschi e di cui ne porterà viva e brutale memoria la Francesca Del Rio detta Mimma, la povera zia del nostro poeta bibbianese Mirco Del Rio, sopravvissuta incredibilmente grazie ad una fuga rocambolesca dall’”Hotel Posta” in Ciano d’Enza dove era stazionato il terribile succitato comando tedesco. Nello scontro a fuoco il capitano nazista ebbe la peggio e ne perse pure la vita ed il Destino volle che in quella autovettura i partigiani vi rintracciarono delle importantissime schede in cui vi erano citate diverse persone che collaboravano con le forze di liberazione. Nella incredibile concitazione della azione di guerra su di un carro tirato da buoi vennero appoggiati questi importantissimi documenti che nell’immediatezza vennero dichiarati persi ma che invece finirono incredibilmente a casa dei sig.ri Rivi. E nella serata bibbianese è avvenuto lo struggente incontro con Nardo Rivi bibbianese che allora pur avendo solo otto anni ricorda oggi i dettagli di quei concitati momenti. Mi fermo qua ma vi garantisco che torneremo a parlare di questo “eroe reggiano vivente” perché altri momenti incredibili devono essere raccontati, ho il dovere generazionale di riportarvi a vostra memoria,
Grazie per l’attenzione,
giangiacomo papotti