Luoghi della memoria 2016
Pronta un’altra bella gita
La Sala Polivalente “Renzo Barazzoni” presso il “Metropolis” di Bibbiano sabato 21.novembre era gremita di persone di ogni credo tutte riunite per ascoltare le belle parole che via via hanno ricordato venti anni di intensa attività dell’Anpi di Bibbiano e da poco anche dell’Anpi di Cavriago che nel lunghissimo quasi quarto di secolo hanno potuto insegnare dal vero, ai nostri studenti bibbianesi e non, andando nei luoghi della memoria. In particolare nel lager di Mauthausen dove un nostro reggiano Pietro Iotti detto Piero di Sant’Ilario d’Enza classe 1926 ha potuto portare a tutti noi, grazie alla volontà del Destino, le testimonianze dei sommersi. In questo evento abbiamo consacrato altresì il passaggio memoriale da parte dello scomparso Nino Fantesini ai suoi eredi spirituali nelle persone dei geom. Daniele Caminati e Maurizio Mazzacani che hanno saputo già raccogliere l’importante eredità con solenne promessa di portare avanti quel progetto educazionale dove i concetti di libertà, democrazia, solidarietà non sono parole sterili ed astratte ma vere e proprie strade maestre di vita proiettate nel futuro prossimo dei nostri giovani che mai come oggi hanno bisogno di salde certezze. Ed è certamente vero che quelle belle immagini dei nostri giovani che sono state riprese all’interno dei luoghi della memoria in espressioni serene, gaie e gioviali sono certamente il più bel regalo che si è potuto portare alle tante anime che là giacciono nella polvere della “Appelplaz” del lager di Mauthausen Quelle stesse anime alle quali questi nostri ragazzi hanno restituito un sorriso di serenità per liberarle per sempre ad una pace eterna. E cosa volete di più di questo davvero nulla! Allora un grande ringraziamento a tutti quelli che in un modo o l’altro hanno contribuito a realizzare questo vero e proprio sogno moderno. E mi raccomando chi non c’è ancora stato in quei luoghi ne approfitti perché a maggio 2016 è pronta un’altra bella gita che occorre prenotare entro il 5 febbraio 2016.
Giangiacomo Papotti