Metropolis Bibbiano 2015
due eroi moderni
(sabato 18 aprile 2015) alle ore 17.00
Tra tante immagini ho scelto questa perché in essa vedo nelle pieghe delle loro anime, di questi due eroi moderni, la loro onestà che gli consente di potersi porre verso gli altri in assoluta certezza della verità assoluta. Non sò se sono stato chiaro ciò che voglio dire è che chi è onesto in coerenza ai principi universali della ragione umana gode di una sorta di estasi che li pone al di sopra di tutti addirittura anche di sé stessi e tutto ciò li rende eterni, indistruttibili allo scorrere del Tempo…esempi da imitare a cui tendere…Ospiti d’onore a Bibbiano oggi a Bibbiano presso il Teatro Metropolis. Il Sindaco di Bibbiano ha concesso la cittadinanza onoraria ai ragazzi di Cortocircuito – Tv via web alla presenza del Magistrato Nicola Gratteri del Pool antimafia ed al suo amico d’infanzia lo scrittore e storico internazionale di mafia Antonio Nicaso.
Si è tenuto, sabato ultimo scorso, presso il Cinema Teatro “Metropolis” a Bibbiano (RE) il conferimento della cittadinanza onoraria all’Associazione reggiana “Cortocircuito” e la consegna delle targhe “Campione di legalità” a Nicola Gratteri magistrato facente parte del Pool antimafia italiano e Antonio Nicaso giornalista e storico di maffia internazionale, già cittadino onorario di Bibbiano, entrambi intervistati da Elia Minari, coordinatore dell’Associazione “Cortocircuito”. Con la giornata di oggi si è infatti conclusa la quinta edizione di “Noi comuni e cittadini reggiani contro le mafie”, ovviamente si è chiuso solo l’aspetto formale dell’iniziativa perché il lavoro di noi cittadini insieme a quello dei comuni è solo all’inizio. Durante tutta questa “kermess” si è riflettuto molto sul fenomeno mafioso e si è cercato di sensibilizzare rendendo accessibile la complessa argomentazione a tutte le fasce d’età alla quale hanno anche aderito molti personaggi illustri. Credo che la giornata di oggi abbia cercato di riassumere in modo pragmatico e chiaro tutte le informazioni che sono pervenute in questa ricca settimana d’incontri con diversi docenti universitari e scrittori. La giornata di oggi si è aperta con un discorso molto sentito e profondo del nostro Sindaco Andrea Carletti, che ci ha resi partecipi di una sua riflessione : “La maffia sembra esistere solo al sud Italia perché fino ad oggi qui al nord non si è mai sentito parlare di sparatorie e dintorni , questo perché essa qui da noi si nasconde fra noi cittadini, indossa i nostri stessi abiti, parla come noi, frequenta i nostri ambienti ma, attenzione a non confondere le cose. Anche se sembrano tanto assomigliarci, ricordiamoci bene che loro sono mafiosi, e loro vanno cacciati , vanno debellati. Cercando così di evitare che infettino il nostro sistema. Solo se si opererà nel nostro piccolo possiamo eliminarli, noi singoli cittadini facendo rispettare le regole e se ognuno di noi le rispetta avrà contribuito a liberarsi da questo male; solo lasciandolo isolato possiamo sconfiggerlo.” Queste parole cercano di riassumere un tratto del discorso del primo cittadino bibbianese che si è schierato senza sé e senza ma dalla parte della consapevolezza, perché come dice il noto scrittore Antonio Nicasio , cittadino onorario di Bibbiano: “ La scelta è fra indifferenza e consapevolezza, noi siamo qui e quindi abbiamo deciso di percorrere la strada della consapevolezza”. Questo percorso di “Bibbiano contro le maffie”, come ha ricordato oggi il Sindaco, era già stato intrapreso dall’ex -sindaco di Bibbiano Sandro Venturelli al quale gli và riconosciuto il merito dell’iniziativa ed il neo sindaco sta portando avanti la causa con estrema convinzione e soprattutto non solo a parole ma anche con i fatti. Durante la conferenza una consigliera comunale bibbianese, Vanna Zuelli, ha reso partecipi i presenti con una sua profonda riflessione, oltre che a riflettere sulle dinamiche pertinenti le infiltrazioni mafiose ha anche citato la scuola, la libertà di proferire parola e ha riportato alcune frasi tratte dai discorsi di Malala Yousafzai classe 1997, una ragazza di origini pakistane e mussulmana ,che recentemente le è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace. Alcuni potrebbero chiedersi perché l’insegnante l’abbia voluta citare durante quest’incontro pertinente alla maffia e personalmente ritengo che una delle motivazioni che l’ha indotta a citarla è perché essa ha lottato e tutt’ora stà lottando per cercare di garantire l’istruzione a tutti i giovani in tutto il mondo ed il suo messaggio riporta parole di forza, di speranza, che servono per debellare i fenomeni mafiosi. Un primo passo per eliminare questo fenomeno è di parlarne a scuola, un luogo molto comune, ma il cui messaggio arriva agli studenti che stanno formando una coscienza civica e che necessitano d’informazioni che indichi a loro la giusta via. Se si gettano basi solide il nostro sistema ha più possibilità di rimanere ben saldo e pertanto sconfiggere questo vero cancro sociale. Per eliminare la maffia occorre lottare su tutti i fronti, senza dar nulla al caso e soprattutto coalizzandoci tra noi cittadini. Cambiare si può, basta volerlo, ma tutti insieme ! Alessia Pellicciari classe 1995
da Giangiacomo Papotti