“Metropolis” – Bibbiano-RE
“La cognizione del Tempo”
A Bibbiano pulserà d’ora in poi il cuore della cultura dopo che, proprio nel centro storico all’interno del nostro tempio, il “Metropolis”, gli umani decisero di onorare uno di loro e da allora, alla Sala Polivalente, gli hanno dato, di nuovo, l’alito della vita, per sempre al cittadino del mondo, Renzo Barazzoni ( bibbianese politico, scrittore, insegnante e storico 1920 – 2014 +). Davvero sabato 7 di Novembre.2015 quella sala ha vissuto uno dei suoi più alti momenti della propria esistenza e non vi è dubbio che tutto ha trasudato di vera e viva emozione, quella che solo una vita tutta vissuta all’insegna della conoscenza ti può regalare nell’umiltà di quel lungo tempo trascorso, narrato qua e là, da sapienti ricordi di umani che hanno avuto l’incredibile opportunità, offerta del Destino, di averlo potuto conoscere. Non c’è stato un meglio nella carrellata delle sincere testimonianze che via, via, hanno davvero pregnato questa formidabile esperienza di vita e per fortuna “io c’ero” per poter raccogliere quella sabbia sfuggita dalle sue dita che di nuovo con forza m’impegnerò acchè i nostri giovani sappiano di questo suo tempo impiegato ad illuminare il mondo. Di certo però il momento più intenso è stato nel sentire riecheggiare dalla voce di sua figlia Fiorenza, quei tratti neri ordinati che nella maggior potenza della sua fulgida saggezza ci ha lasciato nella sua opera “La cognizione del Tempo” che volentieri ve ne riporto una parte del testo: “…E’ questo soltanto il tempo da ammazzare e, a questo fine, bisogna spargere la propria coscienza ai quattro venti della vicenda umana, in modo ch’essa si assuma il peso di tutte le ingiustizie; che sappia dove morde la fame e dove si urla sotto le torture; dove si preparano armi di sterminio e matura il proposito di usarle; in modo che si trasformi in vento di ribellione che spogli e rinnovi la terra come il ciclo naturale delle stagioni, Solo allora la nostra condizione di nomadi dell’universo sarà meno infelice e potremo anche sorridere al palpebrar delle stelle e nell’auscultare il tempo 15.11.1979. Renzo Barazzoni”.
Giangiacomo Papotti