Montechiarugolo-ufficio postale
Ipotesi di chiusura dell’Ufficio Postale di
Montechiarugolo da parte di Poste Italiane e le possibili iniziative da intraprendere per scongiurare tale evenienza.
Si raccolgono le firme contro l’ipotesi di chiusura dell’Ufficio Postale di Montechiarugolo.E’ possibile firmare presso l’URP del Comune, il Bar 900 di Montechiarugolo eil Circolo ARCI di Tortiano
presso il Palazzo Civico di Montechiarugolo
Alla presenza delle Consulte e di una discreta rappresentanza della popolazione delle due
frazioni, il Sindaco prende la parola a ripercorre i fatti degli ultimi giorni circa la notizia,
comparsa anche sui mezzi di comunicazione nazionali e locali, della volontà di Poste Italiane, in un’ottica di riorganizzazione dei servizi, di chiudere oltre 100 sportelli nella sola Emilia Romagna, 21 in provincia di Parma tra i quali quello di Montechiarugolo capoluogo. I parametri utilizzati da Poste italiane per definire l’elenco degli sportelli da chiudere (oltre mille in tutt’Italia)non sono chiariSi parla genericamente di uffici antieconomici. L’ufficio di Montechiarugolo sarebbe l’unico ufficio soggetto a chiusura situato in capoluogo di Comune della intera provincia e uno dei pochissimi in Regione. Poste Italiane avrebbe assicurato per iscritto che l’elenco fornito all’Agcom non è un elenco di uffici che verranno automaticamente chiusi, si tratterebbe invece, di un’analisi territoriale su cui fare approfondimenti con l’impegno a confrontarsi con gli enti locali. E’ stato deciso che le Province attiveranno da subito un confronto con le rispettive direzioni provinciali delle Poste per trattare e analizzare
caso per caso discutendo singolarmente di ciascun ufficio anche per vedere, se possibile, la
sua riqualificazione in termini di servizi offerti. La Regione si impegna a vigilare affinchè
questo prosegua nel chiaro rispetto del diritto dei cittadini di usufruire di un servizio anche
nelle zone meno abitate, a partire dalla montagna e dalle aree colpite dal terremoto. Per
Montechiarugolo, come ipotesi da valutare, potrebbe aprirsi la possibilità di diventare
Tesoreria Comunale oppure erogatore di altri e nuovi servizi per l’utenza la quale, non è
solamente quella relativa alla popolazione delle due frazioni comunali, ma ricomprende aziende
e persone di altri comuni e della vicina provincia reggiana.
Le firme
frutto di tale raccolta, da organizzare nei prossimi giorni con l’appoggio del Comune, saranno
inviate alla Provincia di Parma, alla Regione Emilia Romagna, alle sedi Provinciale e Regionale di
Poste Italiane e ai parlamentari provinciali.
Questi i ventuno uffici postali situati nella nostra provincia che rischiano la chiusura.
► Cereseto (Compiano)
► Costamezzana (Noceto)
► Cozzano (Langhirano)
► Gravago (Bardi)
► Marzolara (Calestano)
► Mediano (Neviano degli Arduini)
► Molino dell’Anzola (Bedonia)
► Montechiarugolo
► Mozzano (Neviano)
► Ostia (Borgotaro)
► Pastorello (Langhirano)
► Pieveottoville (Zibello)
► Ponteceno (Bedonia)
► Ranzano (Palanzano)
► Ravarano (Calestano)
► Riccò (Fornovo Taro)
► Scurano (Neviano)
► Strela (Compiano)
► Varano Marchesi (Medesano)
► Vianino (Varano Melegari)
► Viarolo (Parma)
Nel Parmense sarebbero a rischio chiusura 21 uffici postali, la razionalizzazione di altri 6 e il licenziamento di 53 portalettere facenti capo a 50 recapiti da sopprimere. In particolare i territori interessati sono prevalentemente montani, dunque qualora il piano fosse attivato ci sarebbe una pesante ricaduta anche sulla qualità della vita dei cittadini, in gran parte anziani.