Nasce la rete escursionistica dell'Emilia-Romagna.
Rete escursionistica dell’Emilia-Romagna (REER)
si propone di valorizzare le attività escursionistiche
nelle loro potenzialità economiche e ambientali”.
“Scopo del provvedimento è promuovere la conoscenza, la valorizzazione, la custodia e la salvaguardia del patrimonio escursionistico regionale, anche per incentivare lo sviluppo sostenibile dei territori interessati: la Regione disciplinerà il censimento, il recupero, la manutenzione e le modalità di fruizione della Rete escursionistica dell’Emilia-Romagna (REER), definita come “infrastruttura viaria necessaria alla gestione, al controllo, alla fruizione e alla valorizzazione delle aree naturali, rurali e periferiche del territorio regionale e allo sviluppo sostenibile delle zone soggette a maggior criticità economico-sociale”.L’escursionismo viene definito come l’attività turistica, ricreativa e sportiva che si svolge su tracciati ubicati prevalentemente al di fuori dei centri urbani, finalizzata alla visita ed all’esplorazione degli ambienti naturali, e del patrimonio storico-culturale, architettonico e religioso del territorio”. La REER sarà composta da un insieme di strade carrarecce, mulattiere, tratturi, sentieri, piste e tratti di viabilità minore extraurbana, opportunamente “segnalati e mantenuti”. Presso il Servizio Geologico della Regione, si prevede di istituire il Catasto della REER, in cui sarà archiviato, classificato e pianificato il sistema di percorsi che forma la Rete, con specifiche informazioni su servizi, difficoltà, percorribilità, accessibilità, lunghezza, dislivello, tempi di percorrenza. Oltre alla fruizione pedonale, ciclistica e ippica, si prevede una moderata possibilità di percorrere i sentieri con mezzi motorizzati.”“La Regione coordinerà la gestione della Rete dando un forte ruolo da protagonisti ai Comuni, alle unioni, agli Enti gestori dei Parchi e delle aree protette, al volontariato e all’associazionismo di settore. Senza oneri aggiuntivi sul bilancio, viene istituito presso il Servizio Geologico un Coordinamento tecnico centrale della REER, di cui faranno parte rappresentanti degli assessorati regionali, delle Associazioni, degli Enti locali e del Cai dell’Emilia-Romagna. Ogni tre anni – conclude Ferrari – l’Assemblea legislativa approverà il programma degli interventi straordinari sulla REER, proposto dalla Giunta con il supporto del citato Coordinamento.
Rete escursionistica Emiliano Romagna
Articolo 1. Costituzione e scopo.
La Commissione Sentieri e Cartografia (CSC) dell’ Emilia Romagna è istituita dal Gruppo Regionale del Club
Alpino Italiano dell’Emilia-Romagna (GRER) quale strumento di coordinamento, formazione ed indirizzo tecnico
delle attività sentieristiche e cartografiche delle sezioni operanti nella regione e di supporto tecnico alla progettazione sentieristica e cartografica del Gruppo Regionale dell’Emilia-Romagna.
Per il conseguimento degli scopi fissati la Commissione:
a) provvede alla pianificazione della Rete Escursionistica dell’Emilia-Romagna (REER), al controllo della codifica dei sentieri da parte delle sezioni ed alla definizione del territorio di loro competenza;
b) provvede alla trasmissione e divulgazione delle direttive tecniche dei Gruppi di Lavoro Sentieri e Cartografia
della CCE alle sezioni ed ai gruppi del CAI operanti sul territorio regionale;
c) provvede al monitoraggio ed aggiornamento dei dati relativi alla REER tramite le Commissioni Sezionali, tenendo aggiornato l’Archivio Regionale dei Percorsi escursionistici
d) provvede alla formazione ed aggiornamento dei gestori della REER sulla sentieristica e cartografia e relativi
strumenti informatici affinché essi trasmettano la conoscenza tecnica a livello sezionale in modo omogeneo
ed uniforme su tutto il territorio regionale
e) provvede alla redazione ed aggiornamento della cartografia escursionistica regionale tramite gli esperti delle
Commissioni Sezionali nel rispetto delle linee guida per la cartografia del CAI;
f) elabora proposte progettuali ed eventi promozionali su sentieristica e cartografia su mandato del GR ed in
collaborazione con gli OTP operativi in regione e con quelli centrali;
g) dà supporto tecnico al G R sul tema della legislazione sentieristica e della viabilità minore e in qualsiasi altra
circostanza in cui il suo contributo sia ritenuto necessario dal GR;
h) elabora una relazione sullo stato della REER almeno una volta all’anno;
i) propone al GR i nominativi degli esperti a livello regionale per partecipare ad iniziative ed aggiornamenti dei
Gruppi di Lavoro della CCE.