Partigiani nella battaglia del Quaresimo
In ricordo Testimonianza di Pierino Beggi
Partigiani nella battaglia del Quaresimo
Bibbiano 13.aprile.1945
“La memoria deve diventare impegno” Don Luigi Ciotti Presidente di “Libera”.
Ma perché mai a distanza di 75 anni ci si sente in dovere di ricordare queste persone che
non hanno potuto avere il loro futuro? Ebbene la risposta è già contenuta nella domanda. Domenica 10.aprile.2016 si è celebrata la commemorazione dei partigiani morti nella battaglia del Quaresimo avvenuta il 13.aprile.1945 a pochi giorni, ironia della sorte, dalla fine della seconda guerra mondiale. Ecco i fatti: Entrato nelle file della resistenza con il nome di battaglia di Fiorello, il carabiniere Lorenzo GENNARI detto Fiorello classe 1921 Quattro Castella, aveva partecipato, con la 37^ brigata GAP “SALTINI”, a varie azioni di sabotaggio contro impianti telefonici e telegrafici e ad attacchi contro colonne in transito e presidi nemici. Il 13 aprile 1945, alla testa di una pattuglia di quattro partigiani, si portò nei pressi di Bibbia
no, a pochi chilometri da Reggio Emilia, per appoggiare le azioni contro i tedeschi. Ma, per una delazione, il fienile adiacente ad una casa colonica dove il carabiniere e gli altri patrioti si erano sistemati, fu improvvisamente circondato da un reparto di nazisti. GENNARI aprì il fuoco con una mitragliatrice. Il reparto nazista fu raggiunto da altre unità tedesche che si trovavano nelle vicinanze, ma “Fiorello”, aiutato da altri due partigiani, portò la sua mitragliatrice in mezzo alla strada obbligando il nemico a disperdersi. Il carabiniere GENNARI ordinò ai compagni di porsi in salvo. Un proiettile lo raggiunse in pieno petto. Negli ultimi attimi di vita ebbe la forza di urlare, nel suo dialetto emiliano, ai compagni accorsi per prestargli aiuto: “p
urtè via la mitraglia e lascem que mel…” Fu insignito di Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria. (dalla rivista “Il Carabiniere”).Questo ragazzo aveva solamente 24 anni ed è morto per difendere anche la nostra libertà. Gli altri due deceduti sono Ettore Tarasconi detto Lungo classe 1908 e Walter Giovanardi detto Blech classe 1924. A rievocare l’accaduto dall’Anpi di Reggio nell’Emilia è venuto Giancarlo Ruggieri ex-magistrato che con accorate ma ferme parole ha ribadito che “La Storia non si riscrive, ciò che è avvenuto non lo si può capovolgere”. E quindi serenamente ricordiamo chi per la nostra libertà e democrazia allora scelse di stare contro il nazifascismo, tutto qua.
Alla cerimonia era pure presente il Sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, Il presidente della sezione Anpi di Bibbiano Orio Vergalli e un esponente del Consiglio Comunale di Reggio nell’Emilia Emilia Davoli e alcuni parenti delle vittime.Onore a Voi! Partigiani nella battaglia del Quaresimo
Testimonianza di Pierino Beggi
Una testimonianza oculare sui fatti avvenuti nella Battaglia del Quaresimo a
Ghiardo di Bibbiano di un partigiano reggiano Pierino Beggi detto Gigi. Ecco il testo della sua intervista accompagnata dal video di cui al link. “Cosa è successo, che sul Ghiardo si era incanalata la brigata nera con dei tedeschi… un ragazzo che camminava, un ragazzo, era un ventenne, che camminava sulla strada del Ghiardo, quando ha visto la brigata nera e gli autoblindi che arrivavano, è scappato attraverso, ha saltato la siepe e si è messo a correre attraverso i campi in campagna e ha infilato il viottolo che veniva nella casa dove eravamo noi nel fienile appostati. Noi vedendo il camioncino della brigata nera venire dentro il cortile siamo stati costretti a far fuoco. Beh dico se vengono ti fanno fuori… Portandosi fuori dalla casa, ci siamo portati lì nelle alture e lì è nato il combattimento, loro si sono schierati oltre la siepe sul viario e sparavano. E Fiorello ha preso un colpo di tacpum (fucile tedesco) nel cuore, ci ha lasciato le penne. Ma quando è scappato, quando è arrivato il camioncino nel cortile è scappato uno dei nostri che avevamo lì, Francia, è scappato e loro hanno sparato ecco perché noi abbiamo reagito, abbiamo sparato perché avevano sparato a uno dei nostri quando scappava, lui invece di venire su sul fienile scappava in campagna e purtroppo poverino ci ha lasciato le penne anche lui. E loro hanno sparato e noi abbiamo fatto fuori quanti ce n’erano sul camioncino. Fiorello siamo andati a prenderlo la sera perché di giorno erano appostati e non era possibile. Alla sera lo abbiamo avvolto in un panno e lo abbiamo portato nel cimitero di Codemondo dove c’era una tomba di famiglia e abbiamo fatto il funerale, un gruppetto fra di noi”.
Short Biography di Pierino Beggi video resistance archive
Pierino Beggi was born on 3 March 1920 and died in Reggio Emilia on 9 January 2015. He was in the military when the fascist regime fell. When the armistice was signed he was in Piemonte, near the French border, and managed to avoid being captured by the Germans. When he returned in Reggio Emilia, in 1943 he enrolled in the GAPs (Patriotic Action Groups). His battle name was “Gigi”. Beggi carried out attacks and sabotages and also took part in the action that lead to the rescue of the valuable curtain of Reggio Emilia’s “Valli” theatre. He contributed to the Liberation of Reggio Emilia on 24 April 1945 and witnessed the arrival of the Allies.