Pietro Iotti (Sant’Ilario d’Enza, 25 aprile 1926)
Bibbiano on line novembre 2015
Porto alla Vostra personale attenzione un fatto estremamente grave che è in corso di svolgimento.Mentre stavo riguardando alcuni elementi necessari per la stesura di un articolo dedicato ai viaggi bibbianesi degli studenti nell’avvenuto ventennale occorso a Bibbiano in data 21.11.2015 in cui nella sala polivalente “Renzo Barazzoni” avveniva una conferenza dedicata ai “Vent’anni di viaggi della memoria 1996-2015” con la quale si andava a valorizzare l’impegno di alcune persone di Bibbiano prima fra tutte lo scomparso Nino Fantesini Presidente Anpi della sezione di Bibbiano ma in assoluto il riconoscimento è andato al sig. Pietro Iotti di Sant’Ilario d’Enza ex-deportato dal lager Mauthausen e che con il loro impegno hanno consentito a migliaia di giovani studenti di poter accedere ai luoghi dello sterminio e così da consolidare in loro la costruzione di quei valori della democrazia e della libertà. Pertanto mi sono imbattuto in Wikipedia alla voce “Pietro Iotti” e incredibilmente qualcuno ha richiesto recentemente la cancellazione della relativa voce in quanto ritenuta di scarsa rilevanza. La discussione da parte di Wikipedia scade il 26.11.215 h.23.59 e a tale data devono essere depositate le motivazioni per le quali Pietro Iotti a pieno titolo non solo può ma deve risiedere a pieno titolo nella enciclopedia Wikipedia. Vi allego alla presente email un documento di cui detengo l’originale costituito dalla dichiarazione del Presidente dell’Aned di Milano Dario Venegoni redatta il 04.11.2008 che venne allegata all’indirizzo del Direttivo dei Wikipedia allo scopo di togliere la riserva di enciclopedicità che gravava sul personaggio e alla fine a Pietro Iotti gli venne riconosciuto quello status di politico, antifascista e scrittore italiano, attivo nella divulgazione contro il nazismo.Chiudo rilevando che la sua cancellazione da Wikipedia sarebbe un gravissimo segnale all’indirizzo di quei principi di democrazia e di libertà ai quali egli per tutta la sua vita si è battuto per portare a conoscenza dei giovani i crimini commessi da nazi-fascisti. Chiunque è nella possibilità di poter accedere al Direttivo di Wikipedia se ne faccia protagonista in nome e per conto dei tanti sommersi che solo grazie ai salvati furono in grado di denunciare quegli orrori.
Giangiacomo Papotti
Sono dov’è il mio corpo Filmato da tele reggio
in questa foto ce anche Nino Fantesini, Papotti Riccardo, Pietro Iotti e sua moglie