I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

L'evento sarà condotto da ROBI BONARDI

The Rokes Basilicagoiano 2017

I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

Grande raduno nazionale 50 anni di storia

9 Luglio, conduce l’evento ROBI BONARDI

I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017 presenta Robi Bonardi

inizio concerti ore 16.00 : MADREGA – CHRIS RAVEN – I PROFANI

ore 19.00 cena a cura del Centro sportivo Basilicagoiano Parma

Dormire nelle vicinanze B&B Antica Cascina San Geminiano

The Rokes

Continuiamo a divertirci tanto faccendo spettacolo Rokes insieme ai fans che ormai sono

I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

The Rokes Basilicagoiano 2017

diventati tutti amici, scherziamo e cantiamo, battiamo insieme i piedi durante Bisogna Saper Perdere e sopra tutto ridiamo tanto. Verso la fine dell’ anno 2016 ci e’ venuta la voglia di registrare un nuovo album che sarebbe stato il primo dei Rokes ad uscire dopo un’assenza di 46 anni. Andando in giro facendo spettacoli, benificenze alcune televisioni etc, sono stati in tanti a chiederci ed a suggerire di fare delle nuove registrazioni e magari scrivere un libro sulla vera storia dei Rokes con tutti i pettegolezzi, gli amori, gli sbagli e i successi.  Comunque per il libro vedremo mentre l’album ‘The Rokes 4ever’ e’ uscito a meta’ Marzo 2017 e per l’occasione abbiamo scritto alcune canzoni nuove e per di piu’ abbiamo fatto un omaggio al nostro vecchio amico Lucio Battisti con una nuova versione (alle Rokes) di Balla Linda. Per non farci mancare niente abbiamo inserito una versione di una canzone di John Lennon quasi sconosciuto qui in Italia (parole da Gian Pieretti) questa canzone e la mia favorita..I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

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I CORVI

il gruppo si scioglie definitivamente, dopo un mitico concerto a Porticello di Palermo,

I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

I Corvi Basilicagoiano 2017

per riproporsi nel 1982 dove, dalla collaborazione tra Angelo Ravasini ed Ennio Tricomi, ha origine un 45 giri con una versione con sonorità in linea con i tempi, arrangiato da Fio Zanotti e registrato presso la Maison Blanche, distribuito in Europa dalla Durium. Nel 1988 la Hiara Record del bassista Ennio Tricomi, che nel frattempo aveva fondato il gruppo discografico Cruisin’Records, dopo aver acquistato il catalogo discografico del gruppo dalla Durium, riporta l’ultima formazione in studio per l’album “Hanno preso la Bastiglia” che, oltre a qualche precedente hits, racchiude canzoni nuove con sonorità a volte vicine all’hard rock.I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

STORIA  DEI  CORVI

Inizierei col dire che gli anni sessanta hanno rappresentato un decennio di grande  rinnovamento  a livello  socio-politico, culturale, di costume ma soprattutto musicale.  Sono gli anni dei Beatles e dei Rolling Stones  dei  Pink Floyd e Led Zeppelin  e tanti altri  anticipatori del   rock che negli anni settanta avrà il suo momento di massimo splendore.Già agli inizi degli anni sessanta io e Angelo suonavamo insieme nei Gentleman e poi negli Snakes due gruppi di Parma, ma il fermento e il rinnovamento di quegli anni ha influenzato anche noi. Sognavamo di partire per cercare nuove esperienze musicali all’estero, poi abbiamo  deciso di fondare un nuovo gruppo           – I CORVI – insieme a Gimmy Ferrari e Fabrizio Levati.  Ci siamo formati musicalmente ascoltando spesso radio Lussemburgo che era l’anteprima della discografia a livello internazionale e suonando in vari locali della provincia di Parma e già emergeva  il nostro carattere anticonformista, un po’ anarchico e ribelle che caratterizzerà tutta la nostra storia. Maggio 1966 partecipiamo al Torneo Rapallo Davoli, siamo arrivati secondi nella classifica finale.      Colpo di fortuna,  il  direttore artistico dell’Ariston, presente alla manifestazione, si avvicina dicendoci “ Corvi vi voglio” e così iniziò la nostra straordinaria avventura.    L’Ariston, ci propose di incidere Un Ragazzo di Strada cover di I Ain’t No Miracle Worker dei Brogues per presentarlo al Cantagiro del 1966. Accettammo consapevoli che il pezzo sembrava fatto su misura per noi.  Al Cantagiro ci siamo piazzati all’VIII posto, un buon risultato per un gruppo esordiente e, Un Ragazzo di strada diventa subito il marchio di fabbrica della formazione.  E’ il pezzo che più rimarrà impresso nella memoria collettiva, insieme all’atteggiamento ribelle e anticonformista che si manifesta anche nell’abbigliamento: camicie bianche, abiti neri, mantelle nere e rosse, oltre che all’immancabile Corvo ALFREDO appollaiato sul basso di Gimmy, immagine crepuscolare, suoni cupi e distorti, tutto  ciò ci ha portato ad essere definiti il primo gruppo “garage”. Noi non ci atteggiavamo, eravamo noi stessi così, come dice il pezzo” Io sono quel che sono………” forse inconsapevoli artisti… Ragazzo di strada è stato considerato il primo brano rock in Italia grazie al sound crudo e al testo originale per il

I Corvi Basilicagoiano 2017

I Corvi Basilicagoiano 2017
Claudio Benassi

periodo, non per niente Vasco Rossi, il rocker numero uno in Italia, ha scelto di interpretare per il concerto del 1° maggio 2009 proprio Un Ragazzo di Strada.  Il retro  è Datemi una lacrima per piangere, composto dal fratelli Salerno, caratterizzato da un’introduzione di chitarra distorta, una vera novità per quei tempi con intuiti anticipatrici del Punk anni settanta. Nello stesso anno viene pubblicato un altro 45 giri Bang Bang, cover del celebre successo di Sonny & Cher interpretato anche dall’Equipe 84, Dalida e da tanti altri. La nostra interpretazione è però diversa, notevolmente indurita, scarna, che colloca il brano in una dimensione anticipatrice di un certo suono “HARD” Nell’ autunno del 66 esce il primo LP intitolato UN RAGAZZO DI STRADA che sarà venduto con il medaglione del corvo,  vinile oggi quotato vista anche la sua difficile reperibilità che, oltre ai pezzi già usciti in 45, contiene anche due cover di Donovan: Colori e Voglio Finirla, una di James Brown:  Resterai e altri ancora. Nel 67 esce  Sospesa ad un  filo, che vince l’OSCAR della canzone Italiana;  distorsore e riverbero inacidiscono il suono i che anticipò in Italia, insieme a  Datemi una lacrima per piangere, la musica   psicadelica americana.  Il retro del 45 è Luce, sognante e dolce pezzo quasi mistico. Si incide nello stesso anno Quando quell’uomo ritornerà e       Si prega sempre quando è tardi. Siamo nel periodo delle Messe Beat e, I Corvi, forse primi in Italia, si esibirono nella chiesa di S.Maria della Pace  in Parma con un’affluenza straordinaria ( la Gazzetta di Parma parlava di 3.000 persone). All’inizio del 68 l’Ariston fa uscire Che strano effetto/C’e’ un uomo che piange tratti dall’LP. La stampa e le cronache ci hanno sempre dipinti come individui “poco raccomandabili” ma eravamo semplicemente anarchici, non capaci a scendere a compromessi, quindi quando l’Ariston non ci ha pagato le Royalties dovute, rompemmo il contatto,  ci procurammo una causa e ricorderò sempre le parole di Alfredo Rossi “Corvi, come vi ho creato vi distruggerò ”.  Noi ci siamo fatti una risata e siamo passati alla Blubell. Con la nuova etichetta esce Bambolina / Nemmeno una lacrima e, nello stesso anno Datemi un biglietto d’aereo / Questo è giusto. Nel 69 incidiamo con l’etichetta RARE Ama / No bugie no.Nel 1989, esce  l’album  Hanno preso la Bastiglia .Nel  1996 esce un nuovo CD intitolato  “I CORVI – IL MEGLIO”  Nel 2000 muore Fabrizio, nel 2006 Gimmy e nel 2013 ci ha lasciato anche Angelo.Una storia questa dei Corvi lunga quasi 50 anni di grandi successi, di periodi meno esaltanti, di grandi tragedie.  Sono rimasto solo e, anche per la consapevolezza che la nostra presenza nel movimento beat anni 60  ha lasciato un’impronta nuova e diversa, sento il dovere di portare avanti il nostro nome e la nostra storia.  Ho formato un nuovo gruppo: Claudio de I CORVI   l’ultimo ragazzo di strada. Composto da  bravi musicisti di lunga esperienza che condividono il mio progetto che vuole riproporre gli storici brani della band con sonorità attuali e arrangiamenti moderni, in linea con la filosofia della band originale come se non ci fosse stata interruzione tra ieri e oggi. Con la nuova formazione, nel settembre 2014 siamo ospiti al MEI – Meeting Etichette indipendenti – di Faenza.   E’ stata veramente una bella esperienza, non solo per il riconoscimento quale prima band indie italiana  ma, anche perché mi hanno gratificato con un premio ai miei cinquanta anni alla carriera.Nel 2015 esce il nostro primo singolo: La Strada, che rappresenta le sonorità attuali e il percorso intrapreso Il 30 agosto 2015 organizziamo a Neviano degli Arduini (PR) il 1° Raduno Nazionale per festeggiare insieme ai fans i 50 ANNI  DI  STORIA DEI CORVI.  Eravamo in tanti, ed è stato emozionante vedere così tante persone di età diverse, …….è proprio vero che la musica parla attraverso le generazioni.  Abbiamo anche allestito una mostra con manifesti, locandine, copertine di dischi e foto d’epoca tutto rigorosamente originale.   Il pezzo forte era la divisa usata per la copertina dell’album “Un ragazzo di strada”.Altra tappa molto importante è stata partecipare all’evento Modena 29 settembre che nel 2015 si è costruita sul Progetto e Titolo di  “BEAT GENERATION” che va alla ricerca delle influenze lasciate dal Beat attraverso generazioni diverse, facendo raccontare “il loro beat” ad artisti della musica nati in decenni diversi.  I CORVI sono stati chiamati a chiudere la serata, portando sul palco la testimonianza del momento d’oro del Beat Italiano. Nel 2016 oltre ad aver intrapreso un tour nel nord Italia, abbiamo partecipato ai due principali Festival Beat: MILANO – 50 ANNI  DI  BEAT  ITALIANO. TORINO  BEAT  2016  LA FINALE  Insieme ai maggiori nomi della scena del Rock-Beat Italiana. Nel 2017 stiamo organizzandoci per un tour nel nord Italia ed è già previsto per il 9 luglio a Parma il SECONDO RADUNO NAZIONALE che vedrà insieme CORVI e ROKES per festeggiare gli OLTRE 50 ANNI DI STORIA

La storia dei Corvi continua………Claudio Dei Corvi

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 I PROFANI

“The  dream is over” , “Il sogno è finito” scriveva e cantava John Lennon già nel 1970.

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I Profani Basilicagoiano 2017

Si riferiva non solo ai Beatles, ma agli “Anni  Sessanta” con il loro spirito utopistico di pace,amore e fratellanza universale. Il grande sogno degli anni sessanta è davvero finito , ma non può essere dimenticato. Chi l’ha vissuto personalmente, conserva di quel periodo una memoria fortissima e commossa. Nei  loro  concerti  “I PROFANI”, che di quegli anni sono stati fra i protagonisti della musica nel parmense,  ripropongono  le canzoni che, di quel periodo sono statale straordinarie colonne sonore, nati a Vicofertile nel 1966 si presentano con una formazione ormai  consolidata  da  tempo composta dai due fondatori del gruppo Maurizio Dodi alla batteria e Gian Fabrizio Pioli al basso, gli altri compagni di avventura sono Luciano Calafiore alla chitarra, Nidi Stefano alle tastiere e Thomas Tagliavini voce solista. La musica e gli arrangiamenti ripropongono il più fedelmente possibile le versioni originali. Qualche frase potrà oggi sembrarci un poco ingenua, qualche melodia poco attuale, ma è giusto che sia così, perché i sogni hanno il colore sfumato e caleidoscopico del ricordo. Riproponendole  “I PROFANI”  non giocano la carta delle nostalgie, ma mettono in campo i meriti di una militanza mai rinnegata. E soprattutto vogliono dire al loro pubblico che quel sogno sarà forse finito, ma nessuno potrà mai rimpiangere o scordare di averlo sognato. Per  festeggiare  i  50  anni  di  musica  I PROFANI hanno  pubblicato in  questi  giorni  un  cofanetto  contenente un doppio  CD commemorativo che, con  foto, ricordi  e  soprattutto  musica   ripercorrono i favolosi  anni ‘60 fino agli anni  ’90.  Formazione  attuale  (da  sinistra: Nidi, Tagliavini , Dodi, Calafiore  e Pioli) I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

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I Corvi e The Rokes Basilicagoiano 2017

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Chris Ravel Basilicagoiano 2017

Madrega Basilicagoiano 2017

Madrega Basilicagoiano 2017