L’Italia tra 20 anni, ritorno ai piccoli negozi

ritorno ai piccoli negozi

Inaugurazione Piazza Fornia Monticelli Terme 2020 Inaugurazione Piazza Fornia Monticelli Terme 2020 P-gphoto

L’Italia tra 20 anni, ritorno ai piccoli negozi

L’Italia tra 20 anni, ritorno ai piccoli negozi

L’Italia tra 20 anni, ritorno ai piccoli negozi

L’automazione industriale e l’Intelligenza Artificiale stanno modificando il mondo del recruitment e  le competenze richieste per entrare nel mondo del lavoro. Gli studi confermano che da un lato vi sarà una richiesta di nuove professioni, e dall’altro molte occupazioni non saranno più richieste. In particolare, aumenteranno le richieste di competenze specifiche e verticali: da oggi fino al 2022 saranno necessari in Italia 2.5 milioni di nuovi occupati, sia nel settore dei dipendenti che in quello dei liberi professionisti. Le competenze richieste ai professionisti del futuro comprendono sia quelle tecniche, in particolare legate al digitale, che quelle umane, legate alla personalità e all’intelligenza emotiva.

 tra le professioni più richieste vi saranno infatti il private banker e il Data Protection Officer. Il settore sanitario, già in crescita nel 2019, ha creato la necessità di professionisti per la cura della persona a domicilio, ma anche di professionisti della Care Economy in generale: istruttori di fitness e di yoga, fisioterapisti e professionisti che trascrivono i referti medici registrati.

La trasformazione del modo di pensare e di agire degli ultimi 50 anni dal 1970 a 2020, ha visto le caratteristiche del nostro vivere cambiare, parlando di negozi e quindi di commercio e distribuzione, vi è stata una evoluzione con i grandi centri commerciali, grandi carrelli per poter prendere sempre di più, anche quello che al momento non serve, perchè forse potrà servire, la spesa ossessima, soldi permettendo e se non li hai te li prestano ho con la tessera paghi il mese dopo e quindi super televisori, telefonini ecc. Ora con la  pandemia, siamo nel 2020, ci si accorge che il negozio sotto casa, quello che quando entri ti dicono BUON GIORNO, quello che ti permette di comprare i prodotti migliori scelti dal proprietario con cui intanto scambi due chiacchere, sul paese, piccoli pettegolezzi e notizie di cui non sei più aggiornato, la consegna a domicilio che ora è stata ristabilita è sempre esistita, il bottegaio, il lattaio ti portavano a casa la spesa e ritiravano il vetro vuoto a rendere dandoti in dietro anche una piccola moneta e se proprio non c’è la facevi a pagare, non avevi bisogno di tessere, ma semplicemente annotavano su di un libretto. Certo pensando che tra 20 anni ci saranno milioni di persone in meno, per la mancanza di nascite e per la morte di milioni di anziani, i centri commerciali, questi grandi contenitori di prodotti, così pensati non serviranno più, imploderanno nelle loro spese, non avendo più quel numero di clienti necessari a coprire le spese e guadagnarci. Quindi milioni di metri cubi di cemento inutili , che hanno fatto chiudere una infinità di piccoli negozi e artigiani, che dovranno essere riconvertiti in qualcosa di utile o smontati per non pagarci le tasse. Già oggi alcuni supermercati hanno tolto dalle loro vendite il banco della carne e quello del pesce, noi che abitiamo nelle provincie per trovare del buon pesce dobbiamo andare in città, nella sezione vino troviamo tutti i vini d’Italia, ma il tuo locale lambrusco o malvasia è una rarità e allora si ritorna alle cantine con il fustino a fare il pieno di buon rosso divino.

LE NUOVE TECNOLOGIE, IN AIUTO DEI PICCOLI CENTRI E DELLE ZONE RURALI

nei centri periferici : il territorio dovrebbe diventare laboratorio di progettualità e micro imprenditorialità puntando sul coinvolgimento dei giovani,  fonte di innovazione per comunità in aree sguarnite di servizi e flussi di conoscenza, riaprire nel territorio ripensato con la tecnologia già in atto a una nuova identità, ci sono già oggi negozi collegati a  via WhatsApp dove ordini e fai la spesa che ti consegnano a casa, col giro giornaliero.

RIvoluzione Eventi, l’Italia tra 20 anni cosa potrebbe cambiare