Teresa Vergalli detta “Annusca”cittadina onoraria bibbianese

La scelta – I Partigiani raccontano

Rai . Nella terza puntata di “La scelta” protagoniste le donne, oltraggiate dai fascisti ma fondamentali per il valore umano e strategico che apportarono alla Resistenza. Ogni puntata porta alla luce le loro toccanti vicende, in un intenso intreccio tra ricordi autobiografici e memoria collettiva, tra storia personale e Storia nazionale. LE DONNE DELLA RESISTENZA

Teresa Vergalli detta “Annusca” classe 1927 San Polo d’Enza loc. Casale.
Grazie allo scrittore Gad Lerner e alla scrittrice Laura Gnocchi che in collaborazione con Anpi Nazionale, hanno avuto l’onore di potersi dedicare a queste vive testimonianze che ci riportano a 75 anni fa, al tempo della guerra ed in particolare alla Resistenza che seppe imporsi alle forze nazi-fasciste. Tra le tante testimonianze anche questa della nostra cittadina onoraria bibbianese Teresa Vergalli. La rivista “Il venerdì” del 17.aprile.2020 ci porta all’intervista dove si riflette e vi si elencano le oggettive difficoltà della “quota rosa” partigiana di essere parificate agli uomini. “C’è chi come Lidia Menapace o Teresa Vergalli combatte da anni perché il ruolo femminile sua riconosciuto, Una è sottotenente, l’altra mostra il foglio matricolare in cui viene definita partigiano combattente: mah io ho fatto poco…Scopri poi che il poco era passare i posti di blocco nazisti, fare decine di chilometri in bicicletta, nascondere partigiani e soldati alleati, mangiare ed ingoiare i messaggi se incappavano in un controllo. Molte cedono a un vezzo: ero una bella ragazza sa? I fascisti mi facevano passare”.Siamo vicini al 25 Aprile Festa della Liberazione e per i più giovani

auspico che loro possano ancora godere del fatto di poter vedere ed ascoltare queste autentiche “memorie viventi”, portatrici di messaggi di pace, di uguaglianza, di fraternità tra le genti e non pazze sanguinarie portatrici di morte e dintorni. Fù solo l’accidente della Storia che le obbligò, a pena della loro soppressione e di tanti loro consimili, a prendere le armi per difendere il popolo oppresso dai pochi, quelli sì, pazzi sanguinari che usarono la violenza per detenere il potere. Questi pochi hanno avuto un nome preciso: fascisti italiani e nazisti tedeschi. La Storia li ha già giudicati!
Giangiacomo Papotti