Val d'Enza,esplosioni nel comune di San Polo
Agosto 2012, al ritmo di una ventina al giorno
Un suono secco e grave, seguito da una singola e leggera vibrazione, che come un’onda si propaga per circa tre chilometri nel sottosuolo e nel terreno circostante. E’ questo l’effetto delle microcariche utilizzate per le prospezioni geofisiche da Geotec, la società molisana che per conto del colosso energetico Edison sta “dando la caccia” al metano contenuto nel sottosuolo reggiano. Nella zona compresa tra Borsea e Sedignano, i tecnici di Geotec hanno azionato i detonatori e hanno fatto esplodere una ventina di pozzetti, in cui erano state inserite altrettanti candelotti di dinamite da quattro-cinque chilogrammi ciascuna. Un’operazione che è stata seguita da diversi giornalisti, assieme a una rappresentante di Legambiente, che alla presenza del responsabile del settore Esplorazioni di Edison, il geologo Giorgio Bolis, e ai supervisori dei lavori della zona cosiddetta del “Torrente Parma”, i geologi Stefano Carbonara e Bruno Garcea, hanno seguito le operazioni. In Val d’Enza 240 sono le esplosioni programmate in tre settimane. Esiste il limite dalle abitazioni per queste esplosioni? E’ questo il futuro? O il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup, energia da fonti rinnovabili .Nel futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera’ nell’industria verde,o avremo un’Italia petrolizzata.