I Virus gruppo musicale di Cavriago 51°
Un sogno che continua, legato dall'amicizia
I Virus gruppo musicale di Cavriago 51°
Un sogno che continua, legato dall’amicizia
e dalla voglia di suonare insieme
Abbiamo iniziato provando nella parrocchia di San Nicolò a Cavriago, sempre al ritmo della musica anni 60 / 70, con il supporto dell’allora parroco don Gino Benevelli e di un manipolo di parrocchiani entusiasti che accompagnavano quei ragazzi in giro per la provincia. Il loro repertorio fa riferimento alle canzoni degli anni ’60 e ’70.La band, composta da Giorgio Borghi (basso), Adelmo Sassi
(chitarra), Massimo Ghirardini (tastiera), Mario Bertani (tastiera), Alberto Melloni (batteria) ed Ettore De Luca (canto). I Virus accompagnano le serata cavriaghesi da ormai 51 anni, in origini vi erano anche Claudio Mussini,Michele lo Iodice mentre Mauro Bertani eEttore De Luca sono arrivati qualche anno dopo. Le loro canzoni erano di Morando, I Nomadi e Battisti la prima batteria era composta di bidoni di plastica. Si faceva la messa beat ora chiamata messa dei giovani, la tradizione vuole che si è sempre suonato gratis o per coprire le spese. Il nome Virus scaturisce da i Bacilli il nome che ci aveva dato il dottor Daniele Govi , noi per essere moderni abbiamo poi trasformato in Virus, un dei primi pulmini lo abbiamo comprato dai Nomadi, poi abbiamo avuto il T2 della wolkswagen. Il nostro sogno è quello di continuare a suonare in amicizia condividendo così la nostra passione e perchè no all’ambra del campanile di San Nicolò in Cavriago.
i Virus sul mitico palco del Piper: CAVRIAGO.E’ un sogno che si avvera per i Virus, il gruppo musicale
di Cavriago nato sul finire degli anni Sessanta: suoneranno sul palco dello storico Piper. La band, saliranno sul palco dello storico locale domenica. «Quando circa un mese fa al termine di un nostro concerto – spiega Ettore De Luca – una nostra amica, che conosce da sempre il gruppo e che vive da tanti anni nella capitale, ci ha avvicinato e ci ha detto ‘ragazzi vi voglio a Roma a suonare”, pensavamo che scherzasse o che volesse prenderci in giro. Dopo pochi giorni invece ci e’ arrivato l’invito ufficiale».( dalla Gazzetta di Reggio E.